4.25.2013
Ora e Sempre
È dura. Scrivessi “Ora e sempre Resistenza”, dopo dovrei
aggiungere: “Ma non è vero.” E non lo è già da un po’. È rimasta una cosa da
tenere nell’intimità di noi stessi, nelle nostre nostalgie, nelle nostre
malinconie. Una sorta di rimpianto doloroso, che fa sentire impotenti quando ci
si approccia alla realtà italiana, becera e ignorante, arrogante e disonesta.
È una giornata strana. Avrebbe dovuto essere una di quelle
giornate senza se e senza ma; una di quelle forse un po’ retoriche, che odorano
di corone d’alloro, e risuonano di fanfare ma capaci di unire un popolo nel
ricordo della storia che sembra ormai lontana e che invece è solo ieri. Invece
è una giornata assurda che il popolo lo frammenta in tante piccole realtà.
Coloro che non si arrendono, e che andranno sui luoghi del
sangue e della memoria, che depositeranno fiori ai piedi della stele. Coloro
che con pudore terranno i pensieri stretti in sé. Coloro che – fascisti – non hanno
nulla da festeggiare e tantomeno da ricordare. Poi, ancora, quelli ormai
devastati dall’ignoranza che nega la capacità di pensiero, e che preferiranno
non schierarsi né da una parte né dall’altra, convinti che la Resistenza sia
simbolo di vecchiume partitico. Poveretti.
La Resistenza …
È dura sapere che si dovrebbe spiegarne il senso. È triste.
Dovrebbe essere ormai qualcosa di dogmatico. Una di quelle cose che non hanno
bisogno di ulteriori spiegazioni, di essere ancora vivisezionate e analizzate. Scopo
della Resistenza fu quello di liberare l’Italia dal fascismo … Lo fecero
ragazzi poco più che ventenni. Morirono in tanti. Dai resti di quelle vite
perse a vent’anni nacque la Repubblica Italiana. Dopo che i partigiani
liberarono l’Italia dal fascismo, nacque la Costituzione, quella stessa che
avremmo dovuto difendere con le unghie e con i denti, e che invece lasciamo sia
calpestata da chi, proprio grazie alla Costituzione può ancora esprimere la sua
idea – per quanto peregrina- proprio dentro i palazzi delle istituzioni.
Ci son voluti tanti anni e tanta pazienza per stravolgere il
senso della storia, per fare della storia una storiella, ma alla fine il
delitto s’è compiuto.
Molto più sanguinoso di quel che pensassi, e me ne accorgo
scrivendo e rendendomi conto che son passati 13 anni, e che per tutto questo
tempo, ogni 25 Aprile, ho provato a dire sempre le stesse cose, lo stesso
dolore cambiando le parole. Ma quest’anno sento che fa meno male, quel
rimpianto doloroso che riesco finalmente a tenere stretto in me. La Resistenza
è un valore su cui poggia ogni Esistenza
Io Resisterò sempre.
Rita Pani (APOLIDE)
Comments:
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l'itAlieno "dimentica prima la morte del padre che la perdita del proprio patrimonio" le robe non cambieranno fino a quando gli individui non saranno toccati nell'unica dimensione che li mantiene uniti in un legame sociale; il danaro ! negli ultimi eventi abbiamo scoperto che il nostro destino non puo' essere disgiunto da quello del paese e ci hanno fatto vivere una gigantesca\farsa\berlusconica\malaffarosa che ha di fatto modificato il nostro modo di pensare la politica la societa' e la nostra vita stessa tutto si traduce in pochezza morale!? saluti dal vecio
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