12.21.2012

 

21.12.12 non è successo nulla, nemmeno la rivoluzione


21.12.12 e non è successo niente. Neppure dopo l’approvazione della “legge di stabilità” l’ultima terrificante trovata per far finta che fosse davvero necessario dissanguarci.
Ad ascoltare i cronisti politici dei vari telegiornali c’è da farsi l’abbonamento semestrale alla risata convulsa. Uno è riuscito ad usare il condizionale parlando delle future – probabili – elezioni. Proprio come se fosse una cosa seria, proprio come se il futuro non fosse già stato scritto.
E rideremo molto, durante la campagna elettorale già iniziata; rideremo per non piangere, come è nostro solito fare per salvarci la vita, per conservare vivo il pensiero, in questo paese che sempre più centrifuga tutti noi girando al contrario.
“Sono quattro i consiglieri di pdl e lega non indagati per peculato”. Che ci crediate o no, così iniziava un servizio del telegiornale questa mattina: perché ormai ciò che fa notizia è quella che un tempo veniva considerata la normalità. Ovviamente non è uno scherzo, ma è solo utilità. Rafforzare il concetto che sono tutti uguali, condurrà il gregge a votare il diverso, il nuovo che avanza e che porterà l’imprenditoria che ci ha mangiati vivi direttamente in Parlamento, dove le regole – finalmente – potranno scriversele da soli. I berlusconi si moltiplicheranno, e si spartiranno quel miserabile futuro che nessuno riuscirà più a creare, dopo che il nostro stato e la nostra economia è stata ceduta in nome dell’Europa. Ci saranno quindi i marcegagli, i montezemoli, i berlusconi, e la storia la conosciamo già.
“Alitalia, è necessario un altro salvataggio.” Salvataggio due punto zero. Finiti i primi miliardi ora è tempo di mangiarsi i secondi. E mi pare ridondante dire chi dovrà cacciarseli da bocca quei miliardi.
Un primo esempio si è avuto già oggi, appunto con la legge di stabilità, che è riuscita a trovare i soldi anche per finanziare finmeccanica, ma si è scordata delle promesse ai malati di Sla, o la scuola e le università. Si sono scordate le emergenze sociali e si son distribuite le solite piogge di danaro laddove si è potuto, verso la TAV, verso le pedemontane del Piemonte, o l’interminabile autostrada per la Toscana – che mangia più soldi da decenni della Salerno Reggio Calabria.
Nel frattempo ci sarebbero anche le novità vere, come Ingroia che si candida e che chiede a Landini di fare lo stesso, o a Santoro. E che ci crediate o no, ieri lupi – quella cosa patetica – a proposito del decreto “liste pulite” non solo garantiva il nuovo modello trasparenza voluto dal tizio più torbido che c’è ma con forza asseriva la stranezza tutta italiana di poter correre il rischio di trovare tra un paio di mesi un giudice in Parlamento, che fino a poco tempo prima aveva indagato sul futuro premier. Una cosa inconcepibile che gli italiani dovrebbero comprendere. Inaudito.
Sì viene da ridere anche se non si dovrebbe. Ma la risata non ci proibisce di avere la forza di mandarli veramente tutti a cagare, dal momento che è impossibile spedirli a cavare carbone in Siberia, magari a piedi nudi. Come mandarli a cagare? Semplicemente rifiutando la scheda nel seggio elettorale, perché non sarà certo la presenza di Ingroia, o di una decine di persone per bene che potrà impedire al capitalismo arrogante e ignorante di continuare a fare ciò per cui sono dotati, continuare a rubarci il pane da bocca, guardandoci morire di fame, magari scommettendo su chi sarà l’ultimo di noi a soccombere.
Purtroppo non possiamo nemmeno più dire che questa gente non ci rappresenta, ma dobbiamo dire che queste istituzioni non ci rappresentano, dato che oggi 21.12.12  è stato riscritto l’articolo 81 della Costituzione … in silenzio, o solo con la labile voce di Di Pietro che comunque ha perso anche lui il diritto di gridare.
Facciamocene una ragione, non esistiamo più a prescindere dai Maya.
Rita Pani (Ha senso dire APOLIDE)

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