11.06.2012

 

Un cumulo di spazzatura


Per fortuna ci sono le elezioni americane, almeno per un momento ci potremo consolare, ridendo delle farse altrui. Il panorama è sempre più desolante, persino a guardarlo dalla mia finestra. Al di qua del mare e della sua bellezza, si erge maestoso un cumulo di spazzatura, incendiato nottetempo da un giovane disoccupato (immagino), ingaggiato per tirar su qualche soldo. Non è nemmeno difficile immaginare chi sia il datore di lavoro. Il messaggio comunque è chiaro: si stava meglio quando si stava peggio, meglio la ‘ndrangheta che i commissari prefettizi.
A proposito di merda: i pm di Palermo insinuano che berlusconi e dell’utri fossero i garanti nella trattativa stato-mafia. La notizia è stata gettata ieri sera come una bomba ad alto potenziale, che però non è esplosa. È rimasta là, come un petardo di Capodanno, uno di quelli che si resta a guardarlo pensando se sia il caso o no di raccoglierlo e provare un’altra volta a farlo esplodere; poi ci si arrende: “riproveremo domani”, ma la miccia è troppo corta. Stamani infatti la trattativa è sempre là, i garanti pure, ma gli occhi di tutti sono puntati in America.
In realtà non proprio tutti: c’è anche chi tiene l’obiettivo puntato alle grandi primarie italiane. Che pure questo fa tanto “America”. Passino pure le primarie del PD, nate ormai qualche anno fa, quando c’era Uolter che l’americano lo sapeva fare, ma quelle del pdl davvero sono una farsa nella farsa. C’è addirittura il timore che alla fine ci saranno più candidati che voti! E che candidati! Si va dalla santanchè al mejo fico del Bigoncio, dagli ex piduisti a pitreisti lavitoliani. Tutti in campo per sostituire l’insostituibile: il garante debosciato, che lotta con la tentazione di fare un partito nuovo di zecca per mantenere le promesse fatte quando ancora sognava d’essere imperatore. Si è persino scusato con la nazione per non aver potuto fare di più, lui che tanto aveva fatto dando un lavoro a quasi tutti gli italiani. Lo so non ha detto proprio così, ma il senso era questo. Si capisce però, perché tutto sommato sia decisamente meglio guardare all’America: parlano inglese e capiamo due parole su tre. Ci si rilassa.
Poi ci sono anche le belle notizie: “Hanno trovati i soldi per i malati di SLA!” e il senso ironico si spegne. L’annuncio è stato dato in un telegiornale dal ministro Grilli, proprio come se fosse una cosa straordinaria garantire l’assistenza sanitaria a persone che lottano quotidianamente per non morire troppo presto. Uno stato che impone la vita quasi oltre la vita, che condanna e proibisce la scelta di smettere di soffrire, ma che allo stesso tempo se ne fotte delle disabilità, delle sofferenze, e anzi ne provoca altre estromettendo il cittadino dai diritti naturali dell’uomo, come per esempio quello di avere una vita dignitosa. Proprio un po’ come si fa in America, dove vivi se possiedi abbastanza da pagartela, la vita.
Forse solo una cosa non sarebbe mai capitata in America: un ministro che caccia via i giornalisti per essere libera di sparare cazzate, senza pensare. La signora fornero, maestra nell’esprimere assurdità ributtanti è stata capace anche di questo. “Fuori i giornalisti, che sennò mi ritrovo costretta a pensare, prima di dar fiato alla tromba.” Nullità, a questo ormai siamo condannati, per questo ci concediamo la distrazione di guardare all’America. Per non vedere che in fondo, siamo proprio come quel cumulo di spazzatura che brucia, offendendo la vista del mare.
Rita Pani (APOLIDE)

Comments:
la destra che sa di dover fermare la sinistra? per salvare il paese ? (quale sinistra?) qui si parla della "verita' che nasconde il fatto che non ne ha alcuna". ( J. B ) di coraggio i fantasmi nè hanno da vendere?
 
La ricreazione è finita, ma almeno ci resta che qualcuno ha dato del “CRETINO” a Ferrara. I cumuli di spazzatura sono ancora lì nelle strade e qualcuno in fiamme… ma quando si daranno alle fiamme i cumuli di spazzatura che giacciono nei palazzi? E le bombe che non esploderanno mai.
“NELL'ATTESA DEI BARBARI… che s’è fatta sera, e di barbari manco l’ombra”
di Costantino Kavafis, riportata da Venturik nel suo blog.

 
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