10.09.2012
Bene! Bravo! 41 Bis!
Cuffaro va in permesso al suo paese perché il padre sta
male. Mi sembra lecito e civile. All’uscita dalla casa del padre a Raffadali
(Agrigento) i suoi concittadini lo salutano con applausi e grida: “Ciao Totò!”
Ecco questo è si lecito, ma assai incivile.
Anche Er Batman, al suo paese non è poi tanto ladro e poi,
alla fine, ha persino fatto bene a rubare. Perché non è fesso, perché così fan
tutti, perché comunque ha fatto anche del bene.
Non che siamo nuovi a queste cose, anzi! Con pazienza e un
ventennio di berlusconismo spinto, l’italiota ha imparato la lezione. Iniziava
tutto col fenomeno del velinismo – ragazze in perizoma a scodinzolare su un
tavolo – che portava al sogno di sposare un calciatore – ragazzo in
pantaloncini che corre dietro a un pallone. All’italiota non importava che un
cretino guadagnasse quanto il PIL di un comune del trevigiano, perché la
squadra del cuore è come la mamma: le si perdona anche d’essere puttana.
I sogni son cresciuti, e a volte son diventati realtà. Certe
mamme non si son sentite nemmeno in dovere di perdonare le figlie per essere
puttane, ma anzi le hanno incitate a far sempre di più, perché prendere due
mila euro per sollazzare un vecchio maiale era una fortuna della quale esser
grati. Quindi ogni uomo ha iniziato a guardare con invidia bonaria le gesta di
un malato mentale, depravato e degenere, fino a perdonargli tutto. A volte
anche solo perché padrone della squadra del cuore. “Ognuno, in privato, fa quel
che vuole”, era il mantra da recitare. Il privato era pubblico in realtà, e a
ben guardare era anche un reato, al punto che in Italia ancora si ha da
discutere il decreto contro la corruzione. E anche questo ha ben poco di
civile.
Si perdona tutto, perché in fondo si spera. Si spera che la
corruzione non sia un reato così grave, per essere ancora liberi di corrompere,
e se non per soldi per avere “un figlio sistemato”. La sistemazione non è solo
la chimera di un lavoro, ma di un posto come studente all’università, un letto
all’ospedale per il genitore malato, una pensione di invalidità, una casa
popolare, la cancellazione di una multa, l’approvazione di un progetto. Si
applaude alla mafia –qualunque essa sia – perché con l’indifferenza si è fatto
sì che in mafiosità si potesse vivere meglio.
Soprattutto si perdona, perché non si ha davvero voglia né
di cambiare, né di combattere per cambiare. Si perdona perché stupidamente in
tutti questi anni, si è confuso il diritto col favore personale.
Rita Pani (APOLIDE antimafie)
Comments:
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un mito da fola? o meglio una "fola da mito?" io ho da sempre sostenuto che la "plastica è inquinante?" siamo costretti ad "avere quella roba (l'aria) che gira intorno alla testa "poco trasparente e pesante" e non possiamo avere una buona vita come se fosse leggera e frizzante per sorridere felici?! saluti dal vecio.
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