10.20.2011
Guarda il corpo di Gheddafi e poi, magari godi
Pensavo d’aver finito per oggi, di poter andare a guardare
mestamente dentro il frigo, cercando qualcosa da prepararmi per cena, e invece
sono ancora qua, perché dal mondo arrivano ancora notizie:
Gheddafi ucciso. Ecco il corpo: guarda (Il link del titolo
del Corriere è disattivato per mia scelta)
Già. Guarda il vilipendio del cadavere, quelle immagini che
vanno il loop, come è giusto che sia – scrive qualcuno – quando muore un
dittatore. La guerra è finita! Esultiamo? Ma anche no, visto che è una guerra
che non doveva nemmeno incominciare – come tutte le guerre – e soprattutto
perché tutti più o meno sappiamo che il popolo libico ha ucciso un dittatore
per averne un altro, forse più presentabile, che farà finta di favorire la
democrazia per garantire all’America per prima il grosso del petrolio e agli
altri qualche goccia in più.
Anche all’Italia, nonostante quel tizio che nei primi giorni
della “crisi” libica disse: “Non chiamerò Gheddafi, non lo voglio disturbare.”
Ma era stato dopo aver importato il bunga bunga, partecipato al carosello dei
cavalli, donato un esercito di troie all’amico che le pagò 70 euro, e
soprattutto dopo avergli baciato l’anello in segno di sottomissione ed eterna
gratitudine.
No, non possiamo esimerci dall’assistere alla morte di un
dittatore. Sono immagini raccapriccianti ma che potrebbero anche dare speranza,
perché se è vero che è lecito, se è vero che solo così può finire, ammazzato
come nemmeno più un cane rabbioso si ammazza, allora forse … si potrebbe almeno
sognare.
Se ancora non lo avete fatto, vi invito pertanto a non
leggere le dichiarazioni di questa sorta di ipocriti bastardi che abbiamo al
governo, perché nessun giornale riporta in cima l’avviso: “Le dichiarazioni che
seguono potrebbero urtare la vostra sensibilità.” E le urtano eccome, almeno la
mia.
Sì va dal maestro di sci a quel sacco di merda abbondante di
borghezio, che alla fine cita anche Allah! (sic!) E sarebbe edificante per loro
– tutti loro – se qualcuno ora facesse la figura dell’avvoltoio che gira sopra
i cadaveri del popolo libico massacrato, o morto in mare e persino su quello di
Gheddafi vilipeso, ma sono italiani e la figura che fanno è quella della mosca
che gira sopra una merda.
Ecco il corpo: guarda!
Perché è così che funziona ormai, saperla la morte non
basta, bisogna guardarla da vicino e a colori, che tanto l’odore a noi non
giungerà.
Rita Pani (APOLIDE)
Comments:
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I sogni non potranno toglierceli, e nemmeno tassarli. Chissà, se ci sforziamo di fare tutti assieme lo stesso sogno, che magari si avveri.
Sì, una guerra che non doveva cominciare. Ma una volta dato il via non finirà per chissà quant'altro tempo: continueranno a scannarsi come belve per il potere sui miliardi del petrolio, tra clan, tribù, regioni...
il nostro paese si distingue sempre? proclami di circostanza con ghigni a mezzidenti? le verita' sepolte non ci diranno (come sempre) quali retroscena dietro al sipario si nascondono? sepolti con le memorie i garbugli di discutibili amicizie? saluti dal vecio
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