1.19.2011

 

Sardegna fatti più bella

In Sardegna, una settimana fa, c’è stato un disastro ambientale ma a quanto pare questa è notizia da “Forse non tutti sanno che …” deliziosa quanto antica rubrica della Settimana Enigmistica. Per giorni, a meno che non si avesse avuto la disgrazia di riempirsi le scarpe, gli abiti e le mani di olio combustibile, sostando in lacrime lungo le coste a nord dell’Isola, non se ne sapeva nulla.

Certo, erano giorni in cui le penne dei giornalisti rincorrevano altri disastri ed altre avventure, per cui non c’era né tempo, né spazio per occuparsi degli uccelli morti per la fuoriuscita dell’olio combustibile che ha irrimediabilmente devastato la mia Terra. Anche se sempre di uccelli morti scrivevano i giornali.

Con le prime immagini del disastro, anche noi che per necessità siamo costretti a vivere lontani da casa ci siamo resi conto che quel che ci avevano raccontato gli amici, non era la solita cosa alla quale tra occupazioni militari, speculazione industriale, e colonialismo di ogni genere, eravamo abituati a vedere. Non si trattava più della petroliera che a largo, non considerando le maree, puliva le stive in modo criminale, regalandoci spesso bottiglie di plastica o di wodka, vecchie ciabatte o pezzi di catrame. Si tratta di diecimila tonnellate di olio combustibile, sversato in mare al molo E.on di Porto Torres.

Col passare dei giorni, e col cambiare dei venti con ancora troppo silenzio intorno, siamo arrivati ad oggi, ad una settimana dall’accaduto, e 18 chilometri di costa sono irrimediabilmente devastati. Si teme per il Parco Nazionale dell’Asinara – quello stesso in cui il presidente della camera ama immergersi in modo abusivo, abusivamente accompagnato dai vigili del fuoco – e l’olio che uccide pesci ed uccelli viaggia oggi verso la Corsica. Le persone impegnate nel tentativo di bonifica delle coste è affidata a un numero insufficiente di persone, con scarsi mezzi e questa volta – finalmente – a differenza di altre, le popolazioni si mobilitano.

Ma il silenzio più emblematico, è quello istituzionale. Cercando su Internet un lancio d’agenzia, qualcosa che mi raccontasse cosa avesse detto il ministro a proposito della tragedia occorsa in Sardegna, ho trovato solo una notizia correlata, e rilanciata sul blog Capogruppo del Popolo Della Libertà nel Consiglio regionale della Sardegna, dal titolo emblematico: SARDEGNA FATTI PIù BELLA, dove si esalta l’operato della ministra che copio integralmente: “Con la firma del decreto di Valutazione di Impatto Ambientale da parte del Ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, che sblocca la riconversione dei gruppi a olio combustibile della centrale elettrica di Fiume Santo, si apre la possibilità di posizionare un tassello di fondamentale importanza per il rilancio dello sviluppo industriale della Sardegna”.

Tuttavia, esiste una dichiarazione della ministro, la quale si dichiara incredula dinnanzi agli accadimenti narrati sulla cronaca politica boccaccesca del suo vate: “Non ci credo.” (e almeno questa volta non ha pianto)

E qua mi fermo, perché sono sicura che non serva aggiungere altro. Noi che la Sardegna l’abbiamo dentro sappiamo parlare anche in silenzio, ma è un silenzio diverso da quello dell’arroganza di questo stato, che per fortuna non è il mio.

Rita Pani (SARDA)

Foto: Paola AnarKiss


Comments:
Rita, sono tristemente depresso, angosciato, sto malissimo! in*****o contro queste azioni criminali, che si conoscono,
vengono, vergognosamente taciute, da troppi, per non creare problemi? se
la memoria non mi tradisce, il G8 è stato spostato, per non far emergere questa vergogna, lo svuotamento in mare e i grossi motoscafi, troppi per l'occasione, avrebbero potuto far galleggiare quel marciume poggiato sui fondali? le chiacchiere della gente del posto (serva del prete) diceva questo, se è la verita'? dovrebbe intervenire, chi di dovere e senza mezze misure, sbattere in galera a vita, i colpevoli di questa gravissima catastrofe, di stampo politico/malaffaroso? siamo alla frutta, se il posto piu' bello d'italia e non solo, viene massacrato, figuariamoci il resto? non ci resta che piangere, sto malissimo! saluti da franco il vecio
 
Ciao Franco il vecio, tu hai ragione circa il fatto di sbattere in galera i profanatori ed i violentatori della natura. Però devi pensare che ci dovrebbero essere delle autorità superiori tali da poter sbattere in galera coloro che stanno agli alti vertici del potere e che tollerano e/o sottacciano la gravità degli eventi, essendone i primi responsabili. Caro Franco qui c'è tutto da rifare e l'unico mezzo per fare un repulisti generale è una sommossa popolare.Dobbiamo cacciarli a furor di popolo questi vampiri! Ciao. Antonio.
 
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