9.14.2010

 

I and my stone.


C’era un casellante simpatico all’uscita dell’autostrada che ho fatto per tornare a casa. Uno strano, perché anziché grugnire o stare muto, mi ha guardato e mi ha detto: “Ciao!” e così anche io ho risposto passandogli il biglietto e i cinque euro. Poi mi ha guardato ancora e mi ha chiesto: “Ti hanno fatto innervosire, signò?” Ho riso, poi una volta a casa, guardandomi allo specchio ho capito.

Il fatto è che oggi doveva essere il grande giorno, quello della venuta alla luce della mia cistifellea, e invece l’ho riportata a casa con tutto il suo contenuto di sabbia e Pietro - Pietrino per gli amici, sani e salvi. Ho idea che sarà meglio farci pace e iniziare una lunga convivenza, almeno fino a quando deciderà di ribellarsi e provare ad uccidermi. Solo quel giorno, temo, riuscirò a vederlo.

Ho il legittimo sospetto che ormai, in Italia, se non stai per morire o non hai soldi, è meglio nemmeno andare all’ospedale, perché magari il primario aveva promesso il letto ad un paziente pagante (Cagliari) o ti propone esami massacranti come la gastroscopia – che è sempre meglio della colonscopia, aggiunge - da fare in un ospedale di una città, per poi tornare ad operarti da lui, sempre che abbiano un posto letto o abbiano rimosso le barelle sistemate in altri reparti. Mi ha fatto molto effetto sentirgli usare il termine “smaltire” i pazienti. (Lazio)

Quindi Pietrino sta ancora là, galleggia nella sua sabbia umida, gioca e ogni tanto scalcia, proprio come fanno tutti i bambini, e a quanto pare deve stare là a farsi ancora più grande, fino a quando – come mi ha detto il bravissimo dottore dell’ecografia: “non saranno cazzi per il culo”. Nel senso che se il bimbo crescerà ancora alla fine mi squarteranno come un agnellino di Pasqua.

Non giudico – non ne sarei all’altezza – il responso di un medico, ma mi domando è possibile che senza nemmeno guardare l’ecografia, senza nemmeno lasciarmi parlare, possano indurti a pensare che Pietrino è una dolce compagnia, in confronto a quello che “potrebbe essere”? Duodeno, ulcera o un roboante “qualcosa di più grave”…

Avevo appena iniziato a spiegare al chirurgo che il mio dimagrimento è iniziato sette mesi fa, quando un pusillanime che ha vissuto aggrappato come un’edera a me, per otto anni, succhiandomi via la linfa vitale, ha girato i tacchi e se n’è andato fischiettando, lasciandomi senza mezzi di sostentamento, in mezzo ad uno sfratto, a piedi, e con una casa con dentro otto anni di cose da vuotare. Ho provato a dire al chirurgo che è difficile prendere peso quando segui attentamente i dettami della dieta che ti hanno dato in un altro ospedale, quando ti hanno dimesso col consiglio di farti operare. Avrei voluto tanto avere la possibilità di spiegare che da sempre, lo stress, mi fa dimagrire e che inoltre dopo due mesi nei quali non ho più toccato niente di alcolico (salvo due tristissime birre da 0,20) è facile perdere peso … ma io non ho accettato di farmi fare due ricoveri in uno e quindi non merito di essere guarita.

Tempo fa sentii un tale dire: “Hai visto Valentino Rossi? Manco un mese ed è già di nuovo sopra la moto. Ammazza!” … Ora a quel tale gli risponderei: “ Fosse stato tuo figlio, a sfrangiarsi con la moto, starebbe ancora in attesa d’aver le viti giuste.”

Ti hanno fatto innervosire, signò? Appena un po’, e mica solo a me. Pure Pietrino sembra essere incazzato stasera.

Rita Pani e Pietrino (APOLIDI)


Comments:
Rita!> QUando vieni? Te lo ho detto e ripetuto, qui le cose potrebbbero andare diversamente. O ti ci sei affezionata a Pietrino?

Greetings
JOKER Ltd.
 
Cara Ritina, perchè non accetti l'aiuto che ti offre Joker? Io comunque rimango basita, come può essere che in qualunque ospedale tu vada nessun chirurgo prenda la situazione in mano e ti operi.Hai un calcolo ed anche bello grosso,da quel che dici..e non credo che faccia bene alla salute. Che aspettano, di riacchiapparti per i capelli quando dovesse dare sintomi ancora più allarmanti?
Se puoi vai da uno specialista, pagherai una parcella, lo so, ma vedrai che ti troverà lui la soluzione..E che caspita,poi si dice che la sanità funziona. Funziona anche, ma in tante realtà fa schifo...vedi gli ultimi casi.
Prendi una decisione non ti arrendere, è la tua salute ed inoltre devi badare da sola a te stessa grazie a quel galantuomo che ti ha mollata come uno straccio vecchio.
Baci :-))
Mietta
 
Domani vedrò quanto si dilateranno i tempi. Se mi confermano 5 mesi di attesa andrò, anche se temo non risolverò nulla, e non per mancanza di volontà, ma solo perché mi hanno spiegato come funziona il sistema sanitario in materia di prestazioni. Il mio intervento "non è conveniente" per un reparto di chirurgia.
Per quanto riguarda la parcella, non li ho, e anche se li avessi ...
Non credo che cedere al ricatto sia conveniente. Se si metterà male chiamerò un ambulanza e mi farò portare all'ospedale.
R.
 
Ecco, fai come ti avevo suggerito anche io...vai al pronto soccorso e battiti per avere ciò che è diritto del cittadino:la salute!Operare per un calcolo non è conveniente, ma che si deve sentire...ed allora chi dovesse avere un'appendicite che fa, se la cava da solo?
Mietta
 
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
 
Chi ha un'appendicite viene operato di solito dopo la terza crisi infiammatoria. Sentito con le mie orecchie durante la degenza. :(
 
Sì, quando l'appendice è amdata in peritonite...ma andassero a fare in c.......(scusa la volgarità, ma queste cose mi fanno veramente girare!)
Mietta
 
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