8.06.2010

 

La fantapolitica di Rita Cotogna Fantapolide

Negli anni, mi sono anche molto divertita con le parole, mentre osservavo l’Italia declinare. Ho coniato neologismi come italiota, entrato ormai nel linguaggio di quelli che pensano come noi; mi sono inventata il “tizio del consiglio”, e provai molta soddisfazione quando persino Robecchi scrisse del “tizio” in un suo articolo. Negli anni, molti, troppi anni di barbarie berlusconiana, colpevolmente mi sono divertita ad ironizzare sulla fantapolitica, descrivendo scenari ridicoli e inimmaginabili, come se si vivesse tutti nel Fantabosco di Tonio Cartonio o Milo Cotogno.

Una volta azzardai l’ipotesi delle strane alleanze che avrebbero potuto crearsi in un’ipotetica era post berlusconista, con la creazione di una nuova coalizione molto più grossa di quella che governò la Germania: i cattofasciocomunisti. In questa coalizione, ricordo, vedevo bene anche la partecipazione del PQQ, il Partito dei qualunquisti, quantunquisti. Mi divertivo ancora a cercare di dare senso alle minchiate che eravamo costretti a subire proni.

Oggi non mi diverto più, perché il Fantabosco è realtà, solo che non c’è nessuno ridicolmente simpatico come Tonio Cartonio.

Oggi i cattofasciocomunisti prendono vita nelle parole di Rosi Bindi, che fino a ieri mi era sembrata sana di mente, o non corrotta da Vermio Malgozzo, mangiatore di blu mele, schiavo di Grifo Malvento. “Se si va alle urne alleanze anche con Fini e Vendola”, annuncia. E allora? Eccoci quindi nel Fantabosco.

Verrebbe facile scrivere: “l’avevo detto, io”, ma non mi darebbe nessuna soddisfazione, come non me ne dà sapere che più di una volta avevo previsto che a far cadere questo governo, sarebbero stati i fascisti. Come non mi procura nessuna gratificazione guardare al cratere lasciato da una sinistra dissipata dall’interesse di quartiere e distante dalla visione dell’interesse comune a una nazione intera che a mio avviso – e faccio un’altra previsione – farà una fine assai più tragica di quella che già ha fatto la Grecia. Più tragica, dato appunto il proliferare del morbo italiota.

È normale che andremo a votare presto, è normale anzi che a votare non ci andremo, perché stanchi, nauseati, abbandonati, e persi. Sarà normale riconsegnare una volta ancora il paese al tizio, mentre le varie costituenti comuniste esistenti ormai da tre anni, ancora dibatteranno sulla data e il luogo in cui ritrovarsi per iniziare a ragionare. E se pure finalmente troveranno il giorno e il posto giusto, ci sarà una scheggia comunista che non sarà d’accordo con l’aggettivo da porre accanto al nome comunista. Ecologista? Operaio? Nuovo o della Libertà?

Troppo difficile far nascere il P.C.e B. (Partito Comunista e Basta), impegnarsi in un governo che ripulisca il paese da un decennio di leggi nefaste, ristabilisca la democrazia tornando al proporzionale, ammettendo che il bipolarismo in Italia non solo non è possibile, ma è una farsa atroce. Metter mano finalmente alla legge sul conflitto di interessi che ristabilisca il minimo della decenza in un settore strategico come l’editoria. Ridare dignità al lavoro, ai lavoratori, alle politiche sociali …

Ho riletto le ultime tre righe e mi sono fermata, sentendomi obsoleta, stanca, demoralizzata e vinta. Mi verrebbe voglia di scrivere che il prossimo presidente del consiglio sarà Tonio Cartonio, ma ho paura. Magari poi si avvera anche questo.

Rita Pani (FANTAPOLIDE COTOGNA)


Comments:
Gemt.ma Rita c'e' un vecchio detto che sta a fagiolo; ridere per non piangere! ridere per le buffonate che succedono nella politica (tutta) con accordi dietro le quinte che assomigliano sempre piu' agli intrallazzi di una "canonica di paese" dove i bigotti a parole promettono tante robe ma poi alla resa dei fatti tutti pensano al suo orticello! invece piangere per lo strascico di incertezza miseria sconquasso delle regole mentre il paese sprofonda nella disperazione di un domani buio! quel risultato voluto dai "giocatori d'azzardo" che operano da cinquant'anni barando e oggi lo fanno a carte scoperte, senza paura senza scrupoli e impunemente, come in un sistema di regime ormai legalizzato! tutto sulla pelle dei poveri che faticano per soppravvivere!? sinceramente sono mortificato quando sento chiamare l'opposizione di "sinistra" dato che tutti i partiti sono allo sbando e i "sinistri" hanno perso testa e braccia, oltre ad essere inutili sono un peso morto! era nelle previsioni di vedere anziani lungo le strade senza nulla coperti di stracci con il carrettino del supermercato come abitazione? sentire che gente si impicca per la vergogna dei debiti? mamme (tante donne sole, lasciati dai mariti o compagni che scappano) che uccidono i figli dalla disperazione per non aver nulla da sfamarli? ammalati (veri) che si vedono tolta la pensione di inabilita'? e i soliti sbruffoni che sbandierano cifre a vanvera per far credere che le oche tettano? gli stessi che le cifre se le leggono sul conto in banca ma quelle "sempre in crescita" e previlegi immensi con costi elefantisiaci? concordo col paragone Grecia ma questo non succedera' perche' gli italioni sono pecoroni, non hanno il coraggio di ribellarsi a questo massacro sociale, purtroppo i risultati lo dimostrano!! meglio fingere e parlare d'altro!? cordialmente da franco il vecio.
 
Carissima Guevina ciao,sei una grande profetessa ed una donna di grande intuito politico/sociale. Ma mi auguro che il personaggio che non ti auguri vada al potere al posto del tizio, sia solo un atto di esorcizzazione. Peggio di dove siamo giunti c'è solo il buio e profondo baratro, il nulla. Ma oserà mai il popolo di italioti, vili e codardi, lanciare una passerella sul baratro per intraprendere la lotta per la dignità e per la Libertà? Viva la NUOVA RESISTENZA! Un abbraccio. Antonio.
 
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