7.22.2010

 

S-conclusione (Post sconclusionato)

Ieri mi ha telefonato la signorina numero 457XX del servizio clienti Fastweb, mi faceva un offerta che non avrei potuto rifiutare. Non odio i lavoratori dei call center, anzi, ho molto rispetto per la loro schiavitù, così, se sento dall’altra parte del telefono una persona che nonostante tutto si sforza di essere gentile ed educata, mi attardo, ascolto, rispondo.

Poi ho dovuto dirle che ad oggi non so se potrò mantenere l’utenza telefonica e tanto meno so, se presto potrò averne un’altra; poi l’idea: “Senta, ma se per assurdo finissi sotto un ponte? Crede che si possa studiare una nuova formula homeless? Certo, a quel punto Valentino Rossi perderebbe d’efficacia come testimonial, però visto l’andazzo potrebbe essere un’idea.”

M’è parso di vederla indecisa, se ridere o prendermi sul serio. Non so perché l’ho immaginata piccola e bellina, con i capelli neri e gli occhi dubbiosi. Poi ho sentito il suono della sua risata, e l’ho sentita chiamarmi per nome, restituendo così a entrambe, una dimensione umana. Le ho spiegato delle mie scatole piene (che è anche una metafora) le ho detto dei sacchi neri dell’immondizia che pesano come cadaveri e che la notte, come fossi Dexter – il killer dei serial killer – trascino fin fuori il cancello di casa, le ho detto che le avrei lasciato il tempo di ricontattarmi prima della scadenza della promozione, come fosse un omaggio la provvigione che riceverà. Ci siamo salutate ridendo.

Oggi è diverso, e non ho voglia di ridere. Non ancora almeno. Stavo dentro il capanno degli attrezzi, ricolmo di quattro anni di oggetti riposti alla rinfusa, rovistando per mettere in salvo le cose che appartengono a mia figlia, per non lasciare indietro un pezzo della sua vita a perdersi con quel pezzo della mia che non vedo l’ora di dimenticare, e d’un tratto, saltellando lo sguardo da una cosa all’altra ho compreso quanto il morbo del berlusconismo si sia radicato tutto intorno a noi, persino in coloro ai quali per sette anni pieni abbiamo lavato le mutande, o a coloro le quali per quattro anni abbiamo dato pezzi importanti della nostra anima. Compagni o amiche, persone insospettabili, che parlavano di anarchia o del rigore della moralità.

Quelle cose abbandonate, ricoperte di polvere e ragnatele, mi hanno ricordato ogni singolo sacrificio, ogni singola rinuncia fatta per averle. La moto zappa, o l’aspirapolvere che sarebbe morta dopo un anno di peli di cane, la pressa per i pomodori o il divano dove si stava bene anche allungati. I progetti fatti di fatica da fare, per costruire qualcosa che ci potesse far tornare alla dimensione umana, il ritorno alla terra ai suoi prodotti, al pomodoro che è solo un pomodoro.

Ancora ho sbattuto con un ginocchio sul bordo di una scatola piena di legnetti di fico, e si è fatta ingombrante l’immagine della noia, di un esistenza trascinata alla ricerca di una propria identità che avrebbe voluto – forse – formarsi alimentandosi di quella altrui. Le voci lontane di chiacchiere sulla rivoluzione possibile, nella disamina delle diverse caratteristiche della società che pare sempre circondarci, perché ammettere di farne parte ci darebbe troppa responsabilità. Il berlusconismo ha insegnato a troppa gente ad essere presenti solo per sé stessi e solo per i propri guai. Dà conforto la sofferenza altrui, che rende tutti più fortunati e tutto sommato grati alla vita, per averne una da sopravvivere. Il berlusconista ignaro d’esserlo può scordare l’amicizia e sbatterti in mezzo a una strada per una manciata di migliaia di euro; il berlusconista ignaro può sentirsi libero di sentirsi felice perché anziché raccogliere un chilo di pomodori spende 70 euro in una “vineria” (ossignore, ma quale mostro ha potuto inventarsi vineria?)

No, non sono uscita da Libro Cuore. Sono solo incazzata; orgogliosa, di essermi resa conto di essere immune dal morbo del berlusconismo. Ieri ho salutato l’operatrice 457XX ridendo, poi mi sono seduta sul bordo del letto e ho pianto. Oggi vado avanti.

Rita Pani (APOLIDE come non mai)

PS … potrei avere presto buone notizie ;-)


Comments:
Bel pezzo di m....doveva essere colui cui hai lavato le mutande per sette anni e ti ha scaricata così....ed anche l'amica, se non ho capito male!Troppe persone si conoscono e si comprendono solo dopo, dopo che hanno lasciato dietro di sè dispiacere e terra bruciata.
Sono contenta che presto ci saranno novità..mi auguro sarano
buone!!Non mi va più di sentirti così malinconica,vivace ma profondamente amara...che fatica vivere 'sta vita e quante prove negative.Poche le buone...troppo poche...
Dai retta anche al tuo amico Carlo..ti offre una mano, pensaci!
Un basin
Mietta
 
"Oggi vado avanti. Rita Pani (APOLIDE come non mai) PS … potrei avere presto buone notizie"
(Rita)

Io spero che sia vero. Lo voglio che sia vero.

Vedi un mio vecchio amico aveva una teoria, interessante. La chiamava Teoria del sincronismo. Quando le cose si mettono ad andare n un verso si accumula l'effetto valanga in quel verso fino ad una, anche minima, inversione di tendenza. Se comincia bene tutto sempre meglio fino a che non va storto qualcosa. Di li basta un piccolo intoppo perche' la tendeza non si inverta, fino a che non accade qualcosa di positivo.

Sai non so se sia vero, ma a me succede spesso.

Se ricomincia a girare bene qualcosa poi le cose si raddrizzano. Almeno per un po'.

Comunque sai sempre che noi ci contiamo.

Greetings
JOKER Ltd.
 
Il Cuore fuoriesce da un libro, o da un post anche se sconclusionato.
Comunque la frase del PS è la migliore :-)
 
Ciao Guevina,non pensare che tutti ci lasciamo prendere dalla routine dei nostri guai e che ci lasciamo abbindolare dal berlusconismo strisciante.Vorrei poterti stare più vicino per confortarti. NON VOGLIO CHE TU PIANGA, specialmente per un miserabile che ha approfittato di te e della tua bontà! Forza Rita non mollare! Grazie per l'incoraggiamento che mi hai dato in un altro post"Antonio resisti anche tu."scrivesti. Ricordi? Ebbene lo sto facendo, ma sapessi quanto e come è duro farlo! Ciò nonostante devi RESISTERE anche tu! E non ti vergognare di "uscire dal libro cuore" poichè ciò significa sensibilità, amore e tenerezza.Doti che ti sono congenite credo, anche se non ti conosco di persona. Un abbraccione.Saluti alle due stelline. Ciao. Antonio.
 
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