12.27.2009

 

Imbarazzismi

Ma poi c’è stata l’operazione “White Christmas”? Non lo so, e non mi sono nemmeno informata, forse per cullarmi nella convinzione che fosse una trovata propagandistica, di quelle che la furba nomenclatura leghista dà in pasto ai suoi scellerati supporter razzisti, tanto per contentarli un po’ e non farli indugiare nell’osservazione della squallida realtà che ci circonda.

La lega ha avallato la promessa del tizio del consiglio: anche loro giurano che il 2010 sarà l’anno delle riforme. Legittimo impedimento, impunità, abrogazione della Carta Costituzionale per tutti i cittadini. Se ne sente davvero il bisogno. Se lo dice la lega significa che berlusconi ha accettato il loro prezzo. È così che funziona da anni, da quando il padrone comprando i suoi servi ha preso possesso anche delle mura del Parlamento.

La speranza è quella che abbiano mire più elevate dei suoi umili e solerti sindaci; insomma speriamo che il fine ultimo della lega sia quella di farsi annettere dall’Austria e non di sbizzarrire ulteriormente le loro hitleriane fantasie.

Si moltiplica lo zelo degli amministratori locali: si va dall’ormai vetusta proibizione di cucinare kebab nei centri storici, alla costruzioni di mura per isolare i quartieri ghetto, dalla creazione delle classi differenziali nelle scuole al tentativo di abolire i matrimoni misti. Le schedature rientrano ormai nelle usanze democratiche di questo paese, insieme agli autobus galera per il rastrellamento clandestini (e poco importa che a volte si rastrelli anche un medico italiano residuato bellico di residuato bellico abissino). C’è chi si è spinto oltre, proponendo la separazione delle degenze al pronto soccorso, o i parcheggi del centro riservati ai residenti, (che dire bianchi pareva politicamente scorretto).

Sì, mi piace quando in questo paese si parla di riforme, anche perché il ministro delle riforme è bossi, e quindi capirete la mia curiosità originaria: cosa avrà chiesto in cambio dell’impunità del tizio innamorato? Pensando bene alla campagna di indottrinamento cattolico fatto dalla lega con tutta la sua tradizione celtica alle spalle, viene il sospetto che vogliano tanti crocefissi in giro per poterli incendiare durante le serate di barbecue di negro. Cappucci verdi, ovviamente.

Ma io parlo così perché non so amare.

Rita Pani (APOLIDE negra)


Comments:
L’omino di burro, il pifferaio di turno sta portando in massa il paese verso il baratro dell’incultura, dell’inciviltà, della barbarie.
È di turno questa tragica macchietta. Suona il piffero di una nuova tragedia della storia. La storia che non insegna... l’inganno della magistra vitae... è solo il susseguirsi di tragedie al seguito del paranoico di turno. E dopo la tragedia ci si lecca le ferite e sembra... sì, sembra, che la ragione abbia finalmente la meglio, ma non è vero! Si è solo in attesa dell’incantatore di turno e laggiù è sempre pronto ad accoglierci il baratro.

Luigi
 
Nota tecnica: "imbarazzismi" è il titolo di un piccolo libro sul razzismo scritto da una persona di colore ormai professore universitario in italia, se non ricordo male. Lo comprai anni fa all'uscita della libreria feltrinelli. non ricordo l'autore, se lo ritrovo te lo scrivo...
 
Sì... ho quel libro :))
 
Rita ciao. ho postato su OKNotizie a proposito dell'imbarazzismo. Ciao. Antonio.
 
Rita ciao. ho postato su OKNotizie a proposito dell'imbarazzismo. Ciao. Antonio.
 
Grazie Antonio :)
 
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