8.26.2009
Via alla caccia al gay (io non sono complice)
Quindi il nuovo gioco dell’estate è la caccia ai gay. Bisogna comprendere: gli zingari avevano già stufato da un pezzo, e poi i campi nomadi hanno fatto finta di chiuderli in tutta Italia, dopo averne incendiato anche più d’uno a scopo dimostrativo.
I negri clandestini anche, avevano stufato, e poi si ammazzano da soli stando per più di venti giorni in mezzo al mare, senza cibo e senza acqua. I pescatori italiani non rischiano volentieri di essere messi a terra, e denunciati per favoreggiamento di immigrazione clandestina. Va bene, lo so che siamo il paese in cui si portavano panini con la mortazza e le bottigliette dell’acqua, fuori da un ospedale nel quale da anni una giovane donna morta veniva costretta alla vita larvale da un Parlamento di bigotti, ma c’è vita umana e vita umana. Quella negra è vita umana di terzo tipo, di quarto mondo. Vale molto di più un embrione ariano.
Volevano giocare un po’ con i meridionali, e avevano iniziato bene inventandosi l’esame di dialetto prima per i presidi, poi per il corpo docente, ma hanno dovuto ripiegare alle sole badanti – di razza inferiore - e alle squadre di calcio. Non avevano fatto bene i conti, e non avevano ancora calcolato le percentuali di elettori che avrebbero potuto rivoltarsi. La lega sa che quel nano debosciato non è eterno, e soprattutto ha capito che non è nemmeno ricattabile, perché della sua schifezza morale e fisica non importa poi più di tanto all’italiota subnormale.
E allora che si inizi pure la caccia al gay, in fondo è il “diverso” per antonomasia. Per un accoltellamento di un gay, per un incendio di un locale di ritrovo per gay non si incazzerà nemmeno la chiesa. Sarà semmai un incontrarsi tra tutte le nuove formazioni nazifasciste che stanno prolificando in questo periodo smemorato, in cui persino i ragazzini inneggiano al duce, senza ovviamente conoscere la storia. Ed è solo per questo che il fascismo è potuto tornare.
E a proposito della chiesa, trovo curioso e divertente lo scannarsi con la lega. Peccato che un leghista qualunque non si fermi a ricordare i bei monologhi di quei sacchi di merda vestiti di verde, che rivendicavano le profonde radici cristiane della patania, e invocavano la guerra santa contro i mussulmani che arrivano a frotte in Italia, per il solo gusto di far sparire i crocefissi.
I comunisti verranno dopo i gay, o toccherà davvero ai meridionali? C’è solo da attendere, e nemmeno tanto. L’Italia è ormai un paese in continua evoluzione. Fa schifo lo so, ma per fortuna non sono mai stata e mai sarò complice di questo stato di cose.
Rita Pani (APOLIDE)
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