6.23.2009

 

Eresie eversive

“Capo, se mi presti un avvocato … io ti do un po’ di figa.”
“Va bene. Io ti do un surrogato del mio avvocato ma tu mi dai figa giovane. E se mi piace ti do la sanità.”
I due tirano i dadi, escono da galera senza passare dal via. Parco della Vittoria è già suo, ci costruisce case, che alberghi è un casino per i permessi edilizi. Le case è più semplice, basta apporre il segreto di stato.
“Onorevole deputata europea, tu che fino a ieri hai fatto la maitresse, dì alle giovani mignotte aspiranti qualcosa, che si trucchino poco. Trucco semplice, che quello pesante è mio. Sennò magari, mia moglie mi sgama.”
È piccolo il tizio, a vederlo non sembra, perché un tale, un ciabattino, s’è inventato una cosa che sta dentro le scarpe, che lo fa sembrare meno basso di quel che è. Deve avere un trucco anche dentro le mutande, raccontano, perché poi per difenderlo, dicono che con la prostata se ne è andata anche la sua virilità. Ha i capelli americani, che li hanno inventati a Beverly Hills. Si montano la mattina con una coroncina di sughero. Ti devi alzare un’oretta prima, perché non è che fai da solo, come fosse una dentiera. Ci vuole l’hair stilyst, inzomma, er parrucchiere.

I ricchi! Hanno gli occhi azzurri e sono biondi, anche quando sono strabici e hanno gli occhi banali, sono bassi, e a furia di botulino somigliano tutti a quel servo giornale che va sul 4.

“Io sono ricco, mi votano per questo. Perché essendo ricco (che ho già rubato) non ho bisogno di rubare. Vuoi essere gentile? Che ne so? Regalami un cesto di frutta o una che mi fa un pompino. Lo so che è morto, ma dille che deve fare finta che il mio pene sia impressionante. Meglio se è un’attrice, così almeno sa fare finta.”

“E tu? Cosa mi dai?”

Aveva finito da poco l’ultimo scatto di un calendario; gennaio di culo, febbraio le tette. Sudata a marzo. Ministro ad Aprile.

“Io sono ricco, non ho bisogno di rubare. Che vuoi? Mh! Hai un processo? Sei inquisito? Facciamo finta che non succede nulla, però mi devi dare tua figlia.”

“16 o 18? Chi se ne frega? L’importante è che ci sia anche la madre, almeno nessun perbenista mi potrà mai accusare di nulla … e che abbia poco trucco, mi raccomando.”

“Magari fosse sua figlia!” lo disse un giorno una signora più alta del tizio col riporto di sughero. Lo disse solo perché che se ne andassero via 20.000 euro a festa pro gruppo puttane non era importante (tanto pagava il cittadino italiano solo facendo zapping col telecomando. Lo disse solo perché se il marito si portava a letto una ragazzina più giovane della propria figlia, forse, poteva apparire sconveniente.

Rita Pani (Viva Stalin e le deportazioni in Siberia)


Comments:
Anatomia di un povero essere...ah ah ah forte Rita!Se se ne stesse per i cavoli suoi, potremmo quasi compatirlo..il guaio è che ci vuol governare,male, e dando di matto quando vede gli avvoltoi girare intondo sulla propria testa, quando teme di perdere il potere e la copertura che lo stesso gli dà.Ce ne libereremo mai? O ci dovremo affidare alla sorte "benigna" o sperare che dai e dai, si riesa a metterlo in mezzo..Ora ci sarà il G8 con grande delizia degli aquilani, chissà che potrebbe succedere?
Non c'entra molto con l'argomento, ma il comportamento della Rai di ieri sera, come lo vogliamo commentare? Un Minzolini che ci viene a dire che le notizie sulle escort e sui festini hard non le hanno date perchè non c'è un vero fondamento, son solo chiacchere...E nessuna diretta per i risultati dei ballottaggi? SOLO su La7 hanno dedicato la serata ai risultati delle elezioni....ma anche lì l'Antonello ha ritenuto di far la riverenza al direttore del TG1. Che schifo!Tutti a libro paga? Nessun girnalista ha più una deontologia..tengono famigghia e quindi nessun sussulto di ribellione per la morte della libera informazione e della professionalità individuale?
Non abbiamo saputo fermarli in tempo..e se potessi a ex comunisti che ancora girano, tirerei il collo come ai polli!
Mietta
 
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