4.20.2009

 

La liberazione?

E dire che ci avviciniamo velocemente al 25 Aprile! Certo se qualcuno, oltre gli anziani e i veterocomunisti, si ricordasse perché è rosso sul calendario, probabilmente non ci arriveremmo col magone che ormai accompagna ogni giorno della nostra vita. E non dite che non è così, perché sono sicura che tutti voi (noi) avrete sentito qualcuno dire: “Io non voglio più sapere niente, io non voglio più leggere niente.”

Scegliere volontariamente di non sapere, dovrebbe essere un peccato assai più mortale di voler cessare un’esistenza non più degna d’esser vissuta.

Il 25 Aprile è il giorno della liberazione. Lo scrivo per quelli che sono ancora convinti che sia la festa di qualche Madonna, o “comunque bho che ne so l’importante è che il 25 non si va a scuola”. Per inciso vorrei anche ricordare a certi cretini, che per liberazione s’intende la liberazione dall’oppressione nazi fascista, e non dai sovietici, come scrisse un giorno un altro cretino a commento sul mio blog.

Ma che ne è della liberazione? Del sangue di chi è morto per liberare l’Italia?

È ormai secco, non odora più, non è nemmeno più una macchia sull’asfalto circondata dal gesso degli inquirenti e ripresa dalle telecamere. E l’ignoranza ha fatto il resto, degradando la quotidianità a mera sopravvivenza.

Una volta quando governava la democrazia cristiana i censori della TV facevano mettere le calze pesanti alle gemelle Kessler, misuravano le gonne con i centimetri, e le chiappe delle donne dovevano stare molto ben coperte per non solleticare la fantasia del maschio italiota che iniziava ad essere corrotto dalla televisione, che comunque cercava anche di insegnare qualcosa. Oggi la TV satellitare ( del futuro più futuro che c’è) censura un film “Shooting silvio”il film di Bernardo Carboni che narra del sogno di molti italiani. Motivazione? Non è il caso di trasmettere un film così dopo il terremoto. Il problema che si pone, a pochi giorni dalla Festa della Liberazione è: “Se il proprietario delle televisioni private riunisce i suoi servi a casa sua per discutere delle nomine alle direzioni dei telegiornali della TV di stato, e anche la TV a pagamento satellitare diventa serva del proprietario delle televisioni private …” No, non la finisco la domanda, perché tanto è retorica e banale.

La liberazione. Ho persino trovato articoli di giornali che ci ricordano il prossimo (e spero vivamente ultimo) compleanno di licio gelli, il quale poveretto ha un rimpianto: Sono più che soddisfatto della mia vita, anche se un piccolo rammarico ce l'ho: avrei potuto fare ancora molto di più per l'Italia, per il mio caro Paese, se non avessero fermato il mio «piano di rinascita». Era mia intenzione cambiare il sistema italiano senza colpo ferire, per dare più sicurezza, più ordine, più disciplina, più meritocrazia e benessere al popolo». E mi pare che io non debba farvi notare nulla.

La liberazione: si festeggia il compleanno di Roma. “Le scene usate per evocare il passato della città, sono state giudicate improprie e tali da indurre "il sindaco a chiedere scusa ai romani"… tra le altre immagini scelte a ricordare Roma, benito mussolini che pronuncia la dichiarazione di guerra.

Io capisco perché in molti non vogliano più sapere, ma meno sappiamo noi, e più loro potranno credere d’aver ragione.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
Eh, deve essere per questo che si dice: "la ragione è dei cretini"
 
Un paese che rinnega la sua storia o la dimentica è destinato a finir male.E cominciamo dalla scuola dove di certi argometni non si parla più..un colpo di spugna,un evento obsoleto ...quasi che non avessimo beneficiato per anni della democrazia e non sapessimo cosa voglia dire.Non l'ho mai votata ma la ex DC, in mezzo ai disastri che ha combinato, non è scesa mai così in basso..del resto in mezzo ai partigiani ve ne erano parecchi dei loro.
Colpa nostra...dovevamo metterci all'erta prima e non credere nelle frescacce della purificazione dell'MSI nelle acque di Fiuggi.
Mietta
 
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