3.10.2009

 

L’ottimista

Si avverte un fermento particolare, nell'aria. Mentre molti ritengono sia l'imminenza della primavera, qualcuno più smaliziato inizia a sospettare che la crisi non solo non è finita ma, anzi, non c’è mai stata. E, se c’è stata, loro non l’hanno sentita. E, se anche l’hanno sentita, aveva sbagliato numero.

Essi sono gli ottimisti, coloro che vedono sempre il bicchiere mezzo pieno.

Gli ottimisti sono certi che quel tizio con in testa un’overdose di Adika Pongo con tripla mano di Vernidas che hanno votato, non può mancare le promesse fatte, nonostante quella vecchia storia della condanna per falsa testimonianza.

Poiché essi sono ottimisti, e vedono sempre il bicchiere mezzo pieno. E a volte ci vedono pure un’oliva e un ombrellino.

Gli ottimisti sono sicuri che quell’ominide che hanno votato non potrebbe mai usare il proprio potere economico come un’arma, anche se lo vedono apparire quotidianamente in tivù con una cintura imbottita di carte di credito o che, se dovessero arrestarlo, dovranno intimargli: “La villa è circondata! Arrenditi: butta il portafogli ed esci con le mani in alto!”.

Un ottimista, vede sempre la sua fiaschetta mezza piena.

Gli ottimisti, anche quando sono cassintegrati, se leggono i giornali e scoprono che c’è un boom di richieste di cassa integrazione, vanno subito a quotarsi in borsa “... poiché, a oggi – ti dicono - è l’unico prodotto che tira”. E comunque, un vero ottimista di solito non legge i giornali. Anzi, i veri ottimisti preferiscono essere del tutto analfabeti e continuare a vedere il boccale mezzo pieno.

Per alcuni ottimisti, la pover-card è un simpatico ed esclusivo gadget governativo che offre, agli aventi diritto, l’opportunità di gettarla nei cassonetti dei rifiuti ove, quotidianamente, rovistano alla ricerca di cibo e di avere così una valida scusante qualora gli vengano rivolte domande imbarazzanti: “No, grazie, non ho bisogno di nulla... Davvero: per sbaglio devo aver gettato il bancomat assieme alle ostriche di ieri, e sto cercando di recuperarlo”.

Perché essi sono ottimisti, e vedono la bottiglia mezza piena.

Per gli altri ottimisti, la pover-card è un simpatico ed esclusivo gadget governativo che offre ai non aventi diritto la possibilità di considerarsi benestanti. E comunque, a mesi alterni, limita la circolazione degli aventi diritto.

Perché, per gli ottimisti, la damigiana è sempre mezza piena.

Un ottimista è sicuro che le centrali nucleari siano prive di pericoli e, in ogni caso: “Sai che ti dico? Un terzo braccio e la pelle squamosa mi gioverebbero proprio!”.

Poiché l’ottimista, ogni volta che osserva la sua botte, la vede mezza piena.

Di solito, quando la Stradale sottopone un ottimista al test del palloncino, questi è in grado persino di farci una giraffa o un bassotto.

L’ottimista crede che le cose andranno meglio di quel che già non vadano, perché il suo bicchiere è ancora mezzo pieno.

Tuttavia, spesso all’ottimista viene diagnosticata la cirrosi epatica.

Certo, ogni tanto, qualcuno di loro si ricrede e comincia a frequentare gli incontri degli Ottimisti anonimi, ma va detto che il percorso riabilitativo è irto di insidie ed è estremamente facile ricadere nel vizio.


dirtyboots


Comments:
Di solito, quando la Stradale sottopone un ottimista al test del palloncino, questi è in grado persino di farci una giraffa o un bassotto.

Mi sono sganasciato dalle risate.....anche se c'è ben poco da ridere.
 
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