11.18.2008

 

Oclocrazia del forcone

Non è semplice starei in bilico sulla corda, senza cadere rovinosamente nella demagogia, anche sé certe volte persino un po’ di sana demagogia sarebbe meglio che il silenzio ottuso, di un popolo arreso, e incapace di reagire. Dirò di più, con questo governo e con questa opposizione inesistente, dove un Villari qualunque può essere acquistato con la presidenza di una commissione di vigilanza, non guasterebbe un po’ di sana “oclocrazia del forcone”.

Eravamo partiti con Robin Hood che doveva rapinare le banche per spartire il bottino coi poveri, siamo arrivati al G 20 che fa colazione a Washington e decide di non decidere almeno fino a Marzo. Ma siccome arriva Natale, il nostro governo ha pensato di non attendere la primavera per darci un mano d’aiuto, e sebbene non abbia ancora deciso cosa, qualcosa farà, almeno per consentire alla massa di inondare i centri commerciali addobbati di lucine lampeggianti.

Prima di tutto la “poor card” – la carta prepagata per i poveri - non sarà di 400 euro annui, ma di 40 euro al mese, per pagare bollette e generi alimentari, acquistabili però, solo nei supermercati convenzionati (si accettano scommesse sulle catene interessate)

Un incremento di 80 euro annui rispetto alla miseria promessa in principio, è già tanto, perché se prima un pensionato al minimo (ovvero sotto gli 800 euro mensili) avrebbe avuto la possibilità di spendere 1 euro e 095 centesimi al giorno, ora avrà la disponibilità di 1 euro e 31 centesimi, che magari non risolverà, ma sicuramente aiuterà i pensionati, se non altro a mantenersi vivi grazie all’adrenalina da incazzatura. È interessante ricordare le intenzioni di quel genio di tremonti: “ad "alimentare" le card sarà un apposito Fondo su cui convergerà parte delle entrate derivanti dalla Robin Hood tax sugli extraprofitti dei petrolieri (e forse anche una fetta di quelle dalla stretta fiscale su banche e assicurazioni)”.

Altra idea che prende sempre più piede è il prestito di 5.000 euro, del quale ho già scritto sul mio blog, che i genitori dei neonati potranno richiedere ad un tasso del 4 per cento. E se ci fermiamo a pensare che appena due anni fa, un mutuo per l’acquisto di una casa aveva un tasso del 3,2/3,3 …

Poi c’è la possibilità di versare a Novembre, solo un anticipo dell’IRPEF, che comunque prima o poi si dovrà rifondere allo Stato.

Sembrerebbe quindi che, per favorire le spese natalizie, lo Stato si impegna a prestarci del danaro che in un modo o nell’altro prima o poi rivorrà indietro, qualche volta persino con gli interessi.

Sembra inoltre che per agevolare l’economia, Mercoledì sia in programma il pre-Cipe che preparerà il comitato interministeriale che venerdì stanzierà 16 miliardi per investimenti. Molto andrà anche alle infrastrutture (leggi autostrade).

Insomma Robin Hood è morto, oppure come Villari si è venduto anche lui, diversamente non si spiega perché a noi solo prestiti e alla CAI, ai suoi paladini, alle imprese e alle banche solo regalie.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
Che presa per il fondo! E capace la gente dica anche "però, che bravo quel berlusconi, anche la social card ai poveri, lui sì che fa qualcosa!"
Fermate il mondo.
gatta susanna
 
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