11.14.2008

 

I guasti della propaganda

Ieri mi è capitato di sentire un cretino leghista, dire che la Costituzione è tanto cara ai comunisti; anzi lui diceva che i comunisti brandiscono la costituzione. Poi il cretino leghista, rivendicava per sé il merito di averla voluta cambiare, la Costituzione, ma poi il popolo, quel maledetto popolo comunista ha votato un referendum per non far passare la modifica costituzionale.

Oggi, altri cretini leghisti ci tengono a ricordare che è colpa dei comunisti, se oggi non è diminuito il numero dei parlamentari, e se ancora la casta sopravvive a se stessa.

L’italiano ormai somiglia sempre più a un soggetto afflitto da amnesia, che recupera la memoria a sprazzi, e spesso una memoria non corrispondente alla realtà. Così, il povero leghista, oggi ricorda che la riforma costituzionale del 2005 prevedeva: “Numero ridotto di parlamentari (500 deputati + 18 deputati per gli italiani all'estero; 252 senatori federali)”.

È bene, quindi, ricordare allo smemorato leghista, che nel 2006 il referendum costituzionale, al quale venimmo chiamati, rigettò le variazioni ad una cinquantina di articoli costituzionali, molti dei quali sembravano scritti “ad personam” per la spartizione di potere tra la Lega e il solito presidente del Milan, che volle farsi disegnare, dai suoi avvocati, il ruolo dittatoriale al quale da sempre aspira: “Sostituzione del Presidente del Consiglio dei ministri, adottando la versione del sistema parlamentare detta premierato, con un Primo ministro che verrebbe designato direttamente dagli elettori. I poteri del primo ministro vengono rafforzati, in quanto su sua richiesta il Presidente della repubblica deve sciogliere la Camera dei Deputati, a meno che la maggioranza espressa dalle elezioni non indichi un sostituto.”

È facile, per chi avesse voglia, trovare su Internet tutti gli articoli sui quali avevano messo le loro lorde zampe certi figuri (il ministro per le riforme all’epoca era calderoli e ho detto tutto) ma a me piace ricordare soprattutto quello in cui, si trasformava il Presidente della Repubblica in una sorta di rappresentante della Pro Loco. I più smemorati probabilmente nemmeno ricordano la sollevazione popolare, e i vari movimenti che nacquero in difesa della Costituzione.

A proposito di gente che fiata per forza di inerzia, vorrei segnalare un’altra presa di posizione di una certa parte politica, che oggi su vari forum accusa i soliti comunisti, di voler strumentalizzare l’elezione di Villari alla presidenza della commissione di vigilanza RAI: [copio] “siete solo dei rosiconi perché ai cittadini italiani della commissione rai non gliene frega un cazzo”.

È un semplice esempio di quali siano gli effetti nefasti della propaganda, sul residuo neuronale dei leghisti.

Un atto contro la democrazia è (dovrebbe essere) preoccupante sempre e comunque. E a questo proposito, iniziamo a tenere d’occhio i sindacati, perché ho il legittimo sospetto che si stia tornando al 1926. Inizio a leggere un po’ troppo spesso, che “la colpa è del sindacato” …

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
Hai letto pure tu quei due fighetti di Sofri e Bordone, eh? Berlusconi adora un'opposizione così.
 
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