9.30.2008

 

Pianura: lettera aperta agli abitanti del quartiere

Global Project Napoli - Martedì 30 settembre 2008

Ai cittadini di Pianura

Siamo immigrati e rifugiati che vivono in questo quartiere. Alcuni da molti anni, serenamente. Lavoriamo duramente, nei cantieri e altrove, alzandoci alle 5 del mattino, spesso sfruttati e malpagati. Lo facciamo per sostenere le nostre famiglie, così come tanti altri meridionali, in un passato più o meno vicino, lo hanno fatto in Germania, nel Nord Italia, negli Stati Uniti. Molti tra noi vivono in via dell’Avvenire. Case non adeguate a una vita dignitosa, ma pur sempre un tetto sulla testa. Questo perchè il comune di Napoli e la regione Campania non hanno costruito finora politiche di accoglienza adeguate, come sarebbe necessario. Perciò da anni conduciamo una lotta per migliorare la nostra situazione abitativa.

Noi non siamo certo legati alle pietre del cortile di via dell’Avvenire, né naturalmente vogliamo impedire che dei soldi stanziati per il centro storico di Pianura possano essere usati per la sua riqualificazione (altra cosa però sarebbe scoprire che chi ha guidato in queste settimane un’autentica aggressione contro di noi è mosso dall’interesse di dirottare questi soldi verso amici suoi...).

Difendiamo però il nostro diritto a una vita degna come tutti e quindi difendiamo le nostre case in via dell’Avvenire finchè non avremo trovato una solzione adeguata.

Quello che non è assolutamente accettabile è che qualcuno abbia utilizzato una qualunque motivazione per condurre una campagna di aggressione violenta e razzista contro di noi! Ci hanno tagliato la luce, hanno sabotato i tubi dell’acqua (e nelle case abita anche una donna che ha appena partorito...), alcuni ragazzi sono stati vigliaccamente aggrediti a bastonate o a sassate mentre tornavano dal lavoro. Sui muri sono comparse scritte da Ku Klux Klan tipo “NEGRI MORTI”.

Alcune decine di persone hanno tentato di organizzare una vera e propria trappola per scacciarci dalle case mercoledì, durante la partita Napoli-Palermo. Li guidava un noto consigliere regionale di AN, Pietro Diodato, che già l’anno scorso aveva guidato un blitz anti-immigrati. E questi atti continuano!

Questo non può essere accettato e riguarda tutti, non solo gli immigrati di via dell’Avvenire. Riguarda tutti i cittadini e gli uomini liberi di Pianura e di Napoli.

Perchè quando si decide che l’esistenza di un altro uomo non ha valore, che può essere calpestata per il proprio interesse, allora domani può succedere a un altro e poi a un altro ancora... Lo possono fare anche a te che leggi questa lettera. Noi siamo in piazza oggi per dire a questa gente che “non abbiamo paura”!

Comunità immigrati di Pianura

Rete antirazzista napoletana


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