9.28.2008

 

Mummificazione preventiva

Questo pomeriggio ho visto l’intervista che Sky ha fatto a berlusconi. Non sono state tanto esilaranti le risposte folli di un uomo piccolo, piccolo quanto la trasformazione dei suoi connotati. Mi ha ricordato il museo delle cere di Londra, quel colorito giallo Homer, le fessure degli occhi divorati dal botulino, e una faccia ormai inespressiva che posa, quasi fosse in bilico, su un collo rugoso e decadente, che lascia immaginare (ai fegati più robusti) il resto del suo corpo.

Confesso che mi è venuto da ridere per il senso del ridicolo che quella figura dava di sé, ma poi ripensandoci, mi è parso quasi un essere kafkiano, o una parodia mal scritta di Dorian Gray; là Dorian restava davvero giovane, mentre il quadro invecchiava. Qua tutto invecchia mentre il volto si trasforma, lasciando trasparire la fine.

Come fosse una mummificazione preventiva.

Credo che oltre tutti gli altri motivi che ha per apparire in video così spesso, ce ne sia anche un altro inconfessato. Se nessuno lo vedesse per un mese, e si presentasse a palazzo Chigi, le guardie lo inseguirebbero chiedendo:

“Ehi lei? Dove va?”

Rita Pani (APOLIDE)


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