9.20.2008

 

Basta con gli sprechi

Mi ricordo che quand’ero ragazzina, nella città dove abitavo, l’assessore al traffico appena designato dalla nuova giunta comunale allora eletta (P.C.I.), come primo atto dopo il suo insediamento cambiò il senso unico di marcia della strada nella quale abitava. Anziché senso unico a salire, lo fece diventare a scendere solo per favorire la moglie, che con l’automobile non era capace di spuntare in salita.

Se ne discusse assai, tra l’indignato e il divertito; chi offeso dall’abuso dell’amministratore, chi divertito per il senso di ridicolo che la vicenda assumeva passando di bocca in bocca, ogni volta che la signora passava con l’auto nella piazza principale. Tuttavia il senso unico rimase comodamente in discesa, e credo che fosse così persino l’anno scorso, l’ultima volta che mi capitò di transitare su quella strada.

Ci ho pensato questa mattina dopo aver letto l’articolo di Gian Antonio Stella in merito all’essicazione delle casse comunali di Catania, nel periodo in cui fu sotto il dominio del medico personale di berlusconi, scapagnini, al quale probabilmente nulla è imputabile, dato che pare che a lui e ad un’ampia schiera di chirurghi plastici, sia dovuta l’invenzione dell’elisir di lunga vita, che giorno dopo giorno varia i tratti somatici del vecchio uomo ormai ridicolizzato sempre più da quella faccia di plastilina.

È una lettura che vi consiglio, a tratti esilarante, come quando si narra dei fondi destinati al comune dalle ripartizioni dell’8 per mille, spesi per pagare una compagnia di ballerini brasiliani ingaggiati per colmare la saudade di una “amica sua”carioca.

È il segno del tempo che traccia la trasformazione della vita, quindi se circa venticinque anni fa, in un piccolo comune del Sulcis Igesiente c’era chi si indignava perché un amministratore pubblico aveva favorito l’incapacità della moglie, oggi in pochi a Catania si chiedono come mai di tutto il corpo dei vigili urbani, (540) soltanto una manciata che si può contare sulle dita di una mano (5), siano semplici vigili e non ispettori come il resto della compagnia.

Gente così è capace persino di far apparire Craxi un dilettante.

Ora forse sarebbe il caso di pensare ad un Italia col federalismo fiscale, e quel che sarà. Perché è vero che l’Italia è a destra, ma la regola prima dell’uomo di destra pare essere l’impunità. Non so quanti scapagnini ci siano sparsi dentro il pdl, ma considerato che si sa bene quali tipo di pensatori e statisti racchiude, credo che non sia poi così difficile iniziare a tracciare la trama del futuro, fatta di città al buio, con i carichi di immondezza per le strade da far apparire Napoli ante miracolo una città svizzera, e i sobborghi di Roma centri d’eccellenza.

E sempre in tema di federalismo fiscale, i catanesi non abbiano paura. C’è ancora tempo e berlusconi ha promesso che risanerà il debito. Con i soldi di Roma ladrona, ovviamente.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
Conoscevi il caso Taranto?

http://italy.indymedia.org/news/2006/10/1170465.php

http://galeso.blogspot.com/2008/07/dissesto-taranto-nessuno-paga.html
 
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