6.11.2008

 

Un minuto di silenzio

Grazie ragazzi! Grazie di essere morti in sei e tutti quanti insieme, così almeno fino a quando non verrete seppelliti con tutti gli onori, si parlerà di voi e degli altri, che la mattina escono da casa per andare a lavorare e non ci fanno più ritorno.

Grazie per la mattanza che fa rumore; morire da soli cadendo da un impalcatura, o essendo stati stritolati da un macchinario, è una morte silenziosa.

Grazie, perché oggi finalmente qualcuno ha il coraggio di dire che in Italia il numero dei morti sul lavoro è più orribile di quello prodotto dalle guerre di pace. Se tutti e sei foste morti a rate, avrebbero continuato ad ignorare il problema, anche per questi tre o quattro giorni in cui verrete ricordati, con gli zoom delle videocamere puntati sugli occhi di chi vi piange, con un paio di servizi approfonditi dei telegiornali, dove ci sarà sicuramente un esperto, uno qualunque che spiegherà perché è come, un ministro che giurerà che questa è l’ultima volta.

Oltre a questo la vostra fama durerà poco, temo che verrete seppelliti anche in senso metaforico, ora che l’ Europa ha stabilito che si potrà lavorare anche 60 ore a settimana; le imprese esultano, ora che potranno costringere volontariamente anche gli italiani a lavorare quanto i vituperati rumeni.

Che altro pensavate fosse la logica della “produttività” tanto sbandierata in campagna elettorale? Ma anche le morti sul lavoro è stato un cavallo da cavalcare nella stessa occasione, senza che mai venissero collegate direttamente anche ai turni massacranti e le condizioni disagiate.

Il progetto di sacconi (di cosa mettetecelo voi) per ovviare al problema è di evitare le sanzioni alle imprese.

Le reazioni del governo sono state immediate, persino un minuto di silenzio osservato al Senato, si parla di strage, Napolitano ha chiesto che questo non avvenga più.

Negli ultimi sette giorni i morti sul lavoro sono stati 9, ma come ho detto, se muori da solo, muori in silenzio. Senza neppure il minuto.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
La differenza tra un sacco di m*** e Sacconi è il sacco.
 
Posta un commento

<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?