6.25.2008
Fa caldo
Fa caldo, e papa Nosferatu sedicesimo, si è messo Saturno in testa. Napolitano e il gangster di Arcore, indossano il Panama, e sui giornali specializzati, (il Corriere) potrete trovare ampia galleria di immagini di copricapo da premier. Strano, ci sono tutti ma manca il preservativo, che di gran lunga sarebbe il più calzante.
Fa davvero caldo, e per fortuna lo ha detto la televisione, sennò avrei continuato a preoccuparmi per il sudore che mi cola dalla nuca, giù lungo la schiena, non riuscendo a spiegarne la ragione.
Scherzi a parte, fa davvero caldo, e l’ho capito questa mattina quando dopo le 12 sono entrata alle Poste per pagare la bolletta dell’ENEL. Era pieno di anziani, seduti sulle sedie, intenti a chiacchierare, il mio numero era il 124, ma il tabellone segnava il 78. A differenza dei vecchietti io non tollero l’aria condizionata e quindi me ne sono andata. Tuttavia non ho trovato strano che alle Poste sostassero tanti anziani; al centro commerciale, i parenti non ce li portano più, che poi magari li viene l’istinto di taccheggiare.
Fa caldo, e i giornali rilanciano la news del giorno. Il presidente della camera ha avuto un’erezione, mentre sta al mare con la sua nuova compagna, (quella che metteva incinta la sera in cui partecipò al family day).
Sono notizie, ed anche il segno del cambiamento dei tempi. Sapere che il presidente della camera, ha un erezione è rassicurante per “tutti i cittadini”. E che dire della foto successiva, della compagna che (carpe diem) ci butta sopra una mano?
Non è a causa dell’afa, invece, se Kossiga arriva a dire che Marcinkus (compagno di cappuccio) era un galantuomo, forse un po’ ingenuo. Kossiga è Kossiga anche con quattro spanne di neve fuori dalla porta.
Tutto sommato sono rilassata. Per fortuna che ho modo di informarmi e sapere un sacco di cose. Come diceva Francis Bacon sapere è potere.
Per esempio tutti i giornali e i telegiornali mi hanno detto come fare a proteggermi dal caldo: devo bere tanto, mangiare molta frutta e molta verdura, e soprattutto devo indossare abiti leggeri e non devo uscire nelle ore più calde della giornata.
Siamo una generazione molto fortunata, e dovremmo ringraziare più spesso.
Se non ci fosse stata tutta questa informazione, staremo morendo di sete, a mangiare aringhe affumicate e cinghiale essiccato sotto sale, con un maglione a collo alto e i pantaloni di velluto a coste, a passeggio per le vie della città alle sue e mezza del pomeriggio.
Speriamo che in prossimità dell’inverno il papa torni ad indossare il camauro (quella specie di vasino da notte rosso con bordo d’ermellino), la mischia di fini si rinsecchisca, e io possa tornare ad infilare le dita dentro il barattolo della Nutella, e soprattutto qualcuno mi avvisi che è ora di rimettere il pigiama.
Rita Pani (APOLIDE)
Carpe = il pesce
Diem = dammi
daunaltromondo
:-))
PS X tutti
Mi sono rotta di stare appresso alle correzioni di word, mi pare ovvio che sue sta per due e mischia sta per minchia :-D
daunaltromondo
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