6.30.2008

 

Emergenza sicurezza

Ricevo da Edoardo e volentieri inoltro.

A margine dei Mediterraneo Antirazzista 2008 (pensando già all'edizione del 2009)
<http://www.mediterraneoantirazzista.org/>


3 giorni.
102 squadre.
310 partite.
900 giocatori.
Più di 1200 gol.
2 rigori.
Nessuna espulsione.
Nessun ammonito.

Squadre
del Ghana, Sperone, Perù, Vucciria, Costa D'Avorio, Zen 1 e 2, Brasile,
Sudan, Spagna, Zisa, Sri Lanka, Ballarò, Marocco, Librino, i Rom,
Falsomiele, Mauritius, Borgo Vecchio, Tunisia, Albania, Calsa, Capo...

Alle
sette e mezza riunione tecnica, divisione dei campi, aggiornamento
sulle squadre e poi, delle otto e mezza (di mattina) alle dieci (di
sera), partite.
I grandi, gli esordienti, le ragazze, i pulcini.
Sei partite alla volta in contemporanea in un campo di Rugby trasformato in sei campi di calcetto.
I palloni del campo 1 che finivano in porta, ma nel campo 3.
La squadra che non arriva, ma che ha telefonato
dicendo che si è persa e non trova il velodromo, e quindi l'aspettiamo.
La Malamurga da Roma a battere il ritmo.
I Dj che dalla tribuna mandano musica e fanno la telecronaca (geniale Ciccio!!!).
Vanessa
che deve raccapezzarsi sulle partite che si svolgevano in
contemporanea, fare le classifiche e capire che passa il turno. E
pensare che fino al giorno prima non sapeva neanche che la vittoria nel
calcio vale 3 punti ed il pareggio 1.
Fisici perfetti (il Marocco)
e panze imbarazzanti (gli italiani) che in campo comunque ce la
mettevano tutta, ma a fine partita non mancava mai l'abbraccio con
l'altra squadra.

I responsabili di campo con l'abbronzatura che finisce dove iniziano maglietta, pantaloncini e calzini.
I palloni che si perdono.
I fischietti che non si trovano.
Ma chi sono gli Adeshie?
E come cazzo si pronuncia Atletico Sqjiperia?
Afritalia doveva giocare con Atletico Zen, non con Bad Boys, ma aspetta,
perchè forse sono gli stessi!
Questi si chiamano Consocazione o Consolazione?
Chi ci sta al campo 4?

E poi l'inaugurazione alla Vucciria, la festa a Ballarò, la parata allo Zen2.
Territori che eccedono i propri confini, flussi che producono combinazioni inedite.

Il
calcio ovviamente è stato un pretesto. Ma ovviamente tutti ci tenevano
a vincere. Tutti tranne gli Om, andati a casa con 0 punti, ma con un
gol da cineteca. Sempre meglio del Laboratorio Zeta, che ha fatto sì 1
punto, ma senza riuscire a segnare neanche un gol.

E tutti, vincitori e sconfitti, iniziano a pensare già al Mediterraneo Antirazzista del 2009!!!

Alla
fine dei tre giorni il Velodromo, che per tutti fino a quel momento era
stato inaccessibile, è diventato un posto familiare.
Ed ogni
tanto, guardando dalla tribuna quello che stava succedendo nei campi,
veniva da chiedersi se fosse reale o se ce lo stavamo sognando.

Ed ogni tanto,
pensando a quello che succede ogni giorno fuori da lì, ci si chiedeva ugualmente cosa ci fosse di reale.
Ci si chiedeva cosa ci fosse di reale nell'emergenza sicurezza di cui si continua a ciarlare.
Veniva
da chiedersi su cosa si basa la divisione in regolari e clandestini, in
persone e non-persone, che continua ad essere alimentata.
E ci si
continua a chiedere come è possibile che nel nostro mare continuano a
morire persone a centinaia. Persone che se perdono la vita sono
"vittime" di tragedie del mare, ma che se sopravvivono ed arrivano in
Italia, non possono che diventare automaticamente "criminali".

Ed
infine, dopo tre giorni assolutamente deliranti, ci resta la
consapevolezza che nessun pacchetto sicurezza potrà mai fermare
l'immenso desiderio di oltrepassare ogni confine.
Che la strategia
della paura la si sconfigge innanzitutto costruendo legami solidali,
alimentando la contaminazione, abbandonando i propri recinti.
Insomma, ci resta la consapevolezza che il mediterraneo siamo noi.
Il mediterraneo antirazzista.


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