5.18.2008

 

Le regole del mercato

Vedevo Report, ma poi ho spento. Non faceva altro che confermare la coglionaggine del popolo italiota. Non vedo nemmeno perché stilisti come Ferragamo, Dolce e Gabbana, Valentino, debbano sentirsi colpevoli, o filibustieri. Che colpa hanno se la gente è stronza?

Tutti sanno che, una borsa che paghi in un negozio al centro di Roma, 3.200 euro, ne è costata al massimo 150. Se la compri non solo loro che ti truffano, sei tu che sei un coglione.

Che poi è lo stesso principio che dovrebbe essere applicato anche alla frutta e alla verdura: se un chilo di peperoni viene messo in vendita a 6 euro al chilo, l’unico modo per non essere derubati, sarebbe quello di lasciarli a marcire sui banchi verdura dei supermercati.

Dicono che queste siano le regole del mercato, e che quindi tutto sia lecito. Anzi, altri sostengono che sia il mercato stesso a fare le regole. Sono regole non scritte, ovviamente, ma a me piacerebbe tanto leggerle, principalmente quella che recita così: “Fintanto che la gente si farà fregare, si ha il dovere morale di fregarla.”

Un giorno o l’altro probabilmente si comprenderà quanto potere sia nelle nostre mani.

Rita Pani (APOLIDE)


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