4.29.2008

 

Un altro caso di linfoma tra i lavoratori del poligono Salto di Quirra.

Colpito un muratore di Ballao

Gianfranco Cossu, muratore di 47 anni residente a Ballao, una vita trascorsa a curare il bestiame di
famiglia nelle campagne adiacenti il poligono della morte Salto di Quirra, è affetto da tumore al sistema emolinfatico. Nel 1997 l'ospedale oncologico di Cagliari gli ha diagnosticato un linfoma Hodgkins, lo stesso male che colpisce i militari inviati nei teatri di guerra e le popolazioni condannate a convivere con i poligoni. Gianfranco Cossu ha pure prestato servizio di leva a Capo Teulada nel 1980. Dal 1990 al 1996 ha lavorato con una impresa edilizia nel poligono Salto di Quirra. I cicli di chemioterapia hanno frenato ma non estirpato il male. Adesso è di nuovo in ospedale.
Gettiamo le basi denuncia con forza l'ennesimo caso di malattia sospetta tra la popolazione attorno al poligono di Quirra registrato stavolta a Ballao, Comune di 800 abitanti dove sino ad ora non si era a conoscenza di casi riconducibili alla “sindrome di Quirra”. Sale a 17 la triste conta delle persone colpite o uccise da tumore residenti nei centri limitrofi al poligono e considerabili come “categorie a rischio”. A queste si aggiungano i 20 abitanti di Quirra, frazione di 150 anime. I 17 militari che hanno prestato servizio nel poligono, i 14 bambini nati con gravi malformazioni a Escalaplano. Non si contano gli animali deformi venuti alla luce.

Una ricerca epidemiologica della Regione Sardegna (pubblicata nella rivista dell'Associazione Italiana di Epidemiologia "Epidemiologia &Prevenzione" supplemento 1 gennaio-febbraio 2006) registra un eccesso di malati di diabete nelle aree attorno al poligono con punte del + 274 per cento. Gli studi della scienziata americana Leuren Moret collegano il diabete all'inquinamento
bellico e alle radiazioni.
Quante vite devastate, quante famiglie distrutte dobbiamo ancora sacrificare sull'altare dei santuari della guerra che umiliano e opprimono la Sardegna?
Forze Armate e Ministri, qualunque sia il loro colore politico, ci dicono che i poligoni della Sardegna costituiscono "i gioielli della corona", intoccabili, insostituibili. Il poligono della morte Salto di Quirra è in fase di potenziamento, destinato ad intensificare le sue lugubri attività e attirare nuovi flussi di clienti paganti con "diritto" incontrollato di bombardare la Sardegna, sperimentare e testare vecchi e nuovi ordigni di morte mirati ad esportare guerre, accrescere i profitti delle multinazionali delle armi, gonfiare con soldi freschi il portafoglio della Difesa, già ampiamente irrobustito dal governo Prodi. Poco importa ai Signori della Guerra se il prezzo sono lacrime, dolore, malattia, sterminio del popolo sardo.

Ripetiamo per l'ennesima volta che la
la strage inumana deve essere fermata, tutte le attività dei poligoni devono essere subito sospese, almeno fino a quando gli agenti killer siano stati individuati e isolati e terra e mare siano bonificati.

Comitato sardo Gettiamo le Basi


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