3.31.2008

 

Onorevole Branzino

È impossibile invitare un elettore di destra a pensare. È una contraddizione in termini. Nascosta tra la miriade di notizie e notiziole delle agenzie, fatte per lo più da ingannevoli messaggi pubblicitari, per questa ignobile farsa elettorale, ne ho scovato una, finalmente interessante.

La Corte dei Conti vuole il rimborso dei voli utilizzati per scopi privati dall'ex capo della Guardia di Finanza Roberto Speciale.

L’importo è abbastanza oneroso, e si aggira sui 3.900 euro per ora di volo, per ogni volo utilizzato in abuso dal generale della Guardia di Finanza, ovvero colui che è stato assunto alla carica di paladino, contro il peculato e l’evasione fiscale.

Di tutta l’allegra e “speciale” gestione del generale, il fatto più “italiano” è stato il trasporto di una cassa di branzini in montagna, che il generale giustificò come “trasporto autorità”.

Non so se al momento dell’imbarco delle casse piene di pesci in ghiaccio, sia stato steso anche il tappeto rosso, a Pratica di Mare, né se fosse presente un drappello militare in alta uniforme; certo non mi sento di escluderlo, perché lo sappiamo, in Italia tutto è possibile, e le autorità sono trattate sempre come “autorità” con tutti i privilegi che il ruolo compete.

Quello che so, è che il pdl, che si candida a far rialzare l’Italia, oltre a tutti i plurinquisiti, pluripregiudicati, pluricondannati candida anche l’ex generale.

Nulla di nuovo, nulla di strano. Caligola fece senatore il suo cavallo, speciale tramutò i Branzini in autorità aviotrasportate.

Nulla di nuovo, nulla di sconvolgente, nulla che spinga l’elettore di destra alla difficile pratica del semplice pensiero.

Torna l’amarezza del tradimento subito, e torna solo negli elettori che a sinistra ci stanno davvero, per non aver mantenuto la parola data, di tentare almeno di abbattere il vecchio e il nuovo fascismo italiano.

Così se dovessimo affidarci solo alla mediocrità dell’informazione elettorale – che neppure quella hanno saputo correggere in due anni di governo – questa storia sarebbe rimasta sommersa da dichiarazioni insulse e sistematicamente smentite, e promesse di buonismi intelligenti che “we can, we are doing it”.

Un po’ come la visita al campo nomadi della nuova fascista italiana, quella che sì vuole dare uno stipendio di 1.200 euro ai parlamentari (tanto lei vive dei milioni suoi). Nascosta tra le notizie che hanno riempito i giornali, dei battibecchi da lavandaia tra lei e l’altra fascista, c’era anche quella delle ruspe che, l’assessore fascista al comune di Milano, ha mandato a radere al suolo lo stesso campo nomadi, esattamente dopo il passaggio della candidata a premier che impunemente rimpiange il fascismo e mussolini.

E se in Italia nemmeno la politica di Attila, fa impressione, allora stiamo messi peggio di quanto potevamo immaginare.

Rita Pani (APOLIDE)


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