11.10.2007

 

Notizie trasparenti

Sono le notizie trasparenti, quelle che dovremmo leggere con più attenzione, quelle buttate in mezzo alle altre, al solo scopo di confonderci. Quelle che non hanno nemmeno il neretto sul titolo.

L’altro giorno a Bolzano, un vecchietto di 75 anni è stato condannato a 14 mesi di reclusione, per aver rubato due etti di prosciutto. Qualche mese fa, sempre nella stessa città, la stessa sorte era toccata ad altri due anziani; uno aveva rubato due paia di calzini, e l’altro, mi sembra, una confezione di fettine di vitello.

È spiacevole dover specificare che tutti loro facevano parte della purissima razza italica, ma oggi, a quanto pare, non ci si può astenere dall’etichettare i protagonisti dei fatti, a meno che non si tratti di gossip. In quel caso infatti, le differenze razziali, acquistano quel punteggio in più da far onore, per cui avremo la vip in compagnia di un bel moretto, che se avesse fatto una rapina sarebbe stato solo un extracomunitario. Peggio va per le donne, che sono esotiche se si accompagnano a qualche vecchio bavoso col portafogli a fisarmonica, zingare o puttane asiatiche, in tutti gli altri casi.

Dice Prodi: "Il compito del Partito e dell'esecutivo, è rimettere in moto la società. Abbiamo cominciato a svolgere questo compito: se l'Italia non si rimette a correre come i paesi moderni, la crisi sarà irreversibile".

Ma Prodi lo saprà che i vecchietti rubano al supermercato e per questo, a volte, sono anche condannati? Secondo me lo sa, ma è meglio far finta di non sapere, ed è da qui che nasce l’esigenza della trasparenza della notizia.

A me piacerebbe sapere da lui, con quali mezzi farà correre la società: con un po’ di doping?

Provate a chiedervi quanta corsa avremmo già fatto, se si fossero prodigati con lo stesso impegno profuso “alla certezza della pena”, alla “certezza del salario”…

Rita Pani (APOLIDE)


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