10.13.2007

 

Da domani si ricomincia

Domani è il giorno delle primarie, finalmente, e tutto cambierà ancora vorticosamente. Chissà. Magari i telegiornali rispolvereranno persino Grillo, accantonato in un angolo, dopo che non serviva più. Sì perché sennò non si spiegherebbe la sua scomparsa, dopo la pantomima del V-day (giorno del vaffanculo).

Bisognava agitare gli animi, bisognava sottolineare con un bel tratto verde, l’antipolitica, in modo che si tornasse alla politica, quella vera.

Che sia vera, ovviamente è una fandonia, ma loro si ostinano a farci credere così.

E anche a destra, in modo assolutamente bipartisan, si sono dati da fare, manifestando oggi per “non lasciare troppo spazio alla sinistra”, hanno detto gli impresari.

E allora ecco che la destra scende in piazza, per le tasse e la sicurezza, col braccio teso, a mangiare mortadella, per protesta.

Sì, così da domani sarà una nuova era, i comunisti per l’ennesima volta non esisteranno più, sebbene Veltroni abbia concluso il suo “tour” in un luogo simbolo della Resistenza, mentre i fascisti esistono ancora. E sono come i rettili, loro sì, cambiano pelle, ma sotto è ancora e sempre quella.

Le primarie faranno finalmente nascere il partito che non c’è ma che già è al governo, e chiede rimpasti pur restando leale fino al 2011.

La sinistra radicale - ma io oserei dire integralista - continuerà ad esistere, o forse crescerà ancor di più, solo nella terminologia propagandistica dei giornali e dei telegiornali, ma solo dopo il 20 ottobre, perché prima è meglio non parlarne, oscurarla, non si sa mai che si possa essere così tanti da doverci poi in qualche modo legittimare.

Rita Pani (APOLIDE)


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