7.23.2007

 

Quando vince la cultura

E’ bello quando ci riscattiamo, quando dimostriamo a noi stessi di essere ancora immuni dalla contaminazione. È stato così, per il Teatro Brancaccio, scippato per poco a Proietti, da Costanzo.

Dicono che sia stato merito dei romani, ma a leggere i commenti all’intervista pubblicata dal sito di Articolo 21 si evince che non sono stati solo romani, non è stato solo il mondo del teatro ad impuntarsi, ma tutti coloro che hanno a cuore quel poco di autonomia culturale che ci è rimasta.

In quest’epoca in cui la televisione, ingordamente fagocita tutto ciò che un tempo era cultura, mangiando gli scaffali delle librerie, i palchi dei concerti, la poesia, riuscire a strapparle anche un solo, grande teatro, è una vittoria epocale..

Da sempre penso che non sia un caso d’evoluzione, ma un disegno scientifico di involuzione; un popolo ignorante si controlla più facilmente.

La rinuncia di Costanzo è vista da Veltroni come atto di responsabilità, per me resta solo una presa d’atto di una piccola forza che vuole resistere. Se solo ci si impegnasse un poco di più, forse… Perché alla fine, continuiamo ad essere troppo pochi, e anche troppo stanchi.

Siamo coscienti del cretinismo generale, descritto in modo sublime da Giorgio Bocca in un articolo sull’ Espresso eppure i cretini sembrano essere, sempre più di noi.

Una diversa scuola di pensiero, insegna che non è cretinismo quello che incombe, ma solo la strana voglia di “non pensare”. Il non pensiero è quello che fa sbancare i botteghini dei cinema che proiettano i film natalizi dei fratelli Vanzina e che di conseguenza fa vendere le carte telefoniche TIM a De Sica, quelle con 500 messaggi gratis al giorno. E mi sento male quando immagino che al mondo ci sia una persona capace di spedirli davvero, 500 SMS in un giorno.

Il non pensiero è quello di chi avrà il coraggio di “leggere” la mia prigione, senza domandarsi come sia possibile farsi un servizio fotografico all’interno di un carcere, luogo deputato alla restrizione e alla sofferenza.

Il non pensiero dovrebbe essere quello della “leggerezza della vita” che ti esime dal chiederti il perché delle cose… Come guardare una rivista di cucina per sentirsi sazi.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
Giusto stasera Pippo Delbono ha detto che non c'è differenza tra Proietti e Costanzo...
 
Anch'io ho mandato una mail
"proiettatece Proietti"

Pensatoio
 
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