6.06.2007

 

Disservizi segreti

Il cavaliere lo metterei, una volta per tutte, a cavallo. Sì, a cavallo di un asino, con un cartello appeso al collo, e dotato di scorta, come si conviene ad un cavaliere importante come lui, lo farei girare in tondo per le piazze di Roma.
Sul cartello ci scriverei: “Ancora una volta ho peccato, nominando invano la legalità.”
Risolverei il problema dei rifiuti di Napoli, trasportandoli nei palazzi del potere, in modo da poter bonificare l'aria che vi circola. Il trasporto sarebbe a carico di altri asini, ossia, tutti coloro che non si chiedono cosa ci sarà dopo.
Io ho letto questo articolo sul corriere e ho pensato: troppe cose, per poterle racchiudere in un unico post.
Il pensiero più curioso è legato alla “strana” voglia di un governo di larghe intese, che riesca a mettere mano alla legge elettorale, che a quanto pare, piace in modo bipartisan. Quale malato di mente potrebbe aggregarsi a questa destra, pensando di fare bene al paese?
Un altro pensiero è dovuto ai servizi segreti, che a quanto pare in Italia funzionano sempre allo stesso modo, o forse, se mai fosse possibile, si sono evoluti nel peggiore dei modi.
Potete capire quanto sia difficile pensare che il caso Speciale (scritto maiuscolo solo per distinguerlo da un aggettivo) sia un problema serio per la democrazia in Italia, quando la democrazia stessa è in costante e reale pericolo. Ma tant'è.
Ormai si viaggia sul filo delle indiscrezioni e dei dossier, delle smentite e delle querele, delle discussioni parlamentari sul nulla, in attesa che il governo Prodi cada; e allora sorge spontanea un'altra domanda: e se davvero cadrà?
La percentuale dei votanti si abbasserà in modo sensibile, il calo maggiore ovviamente sarà per quella cosa chiamata ostinatamente sinistra, che di sinistro ha nulla. La destra vincerà e calerà il silenzio su tutto e sul nulla che ci avvolge ormai da un decennio. Cadrà anche l'idea che ci ha portato a votare per l'Unione, che era quella “del meno peggio”.
Ma il peggio è dilagante, e seppure ci è evidente che un meno peggio non ci sia, non siamo ancora in grado di crearci una speranza alternativa.
Viviamo la politica “giorno per giorno”, con le variazioni dettate dalla luna; o si fa come dico io ... Si fa congiuntamente ... Non si fa.
Per esempio ora sembra che si ritoccherà la legge maroni (ex Biagi), e sembra che si farà entro Giungo, salvo che il Giornale non pubblichi qualche altro preoccupante dossier che attenti alla democrazia. Ebbene, il governo rassicura: non sarà stravolta, solo qualche piccolo ritocco qua e là.
E pensare che per rassicurarci, avrebbero dovuto dire: “la legge maroni verrà abrogata”.
Chissà, se faremo in tempo a scoprire quale disegno si celi, dietro a questi ennesimi polveroni di merda.

Rita Pani (APOLIDE)



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