6.02.2007

 

Di rosso ci è rimasta la luna

In italiano, si direbbe “avere la faccia come il culo” ma io avevo promesso tempo fa di non fare ricorso al turpiloquio e cerco di mantenere sempre le promesse, finanche quando parla berlusconi.

Lo so, non è facile, soprattutto quando lo si sente ululare la sua preoccupazione sull'emergenza democratica o peggio quando favoleggia di non sapere “a chi rivolgersi qualora fosse in cerca di legalità”.

Immaginare berlusconi in cerca di legalità per me equivale ad immaginare mio padre (che ha passato gli 80) che va in chiesa, alla domenica, indossando le calze a rete sotto la sua grisaglia.

Ma il problema non sta “nella faccia”, il problema semmai è che un pezzo di testa di Visco è caduta sotto le randellate di uomini (discutibili?) che berlusconi piazzò in punti strategici del paese, e che, nonostante l'avvento di questo governo rosso (lo dice sempre lui) gli stessi uomini, burattini, stanno sempre allo stesso posto.

La tragedia è che di rosso, ci è rimasta solo la luna, nel senso della barca che veleggia a Valencia, che riesce a distogliere dai suoi doveri persino il ministro D'Alema, che in compagnia di Tronchetti Provera, rassicurava i giornalisti sul fatto che, per assistere ad una gara che si svolgeva in contemporanea con un importantissimo consiglio dei ministri, aveva chiesto ed ottenuto il permesso di Prodi.

Ma questa è una tragedia solo per noi, per una minima parte del paese che ancora vorrebbe interrogare ed interrogarsi su altro, mentre invece le discussioni più accese, che finiscono in rissa politica, sono sempre e soltanto basate sul nulla.

La destra da del “galantuomo” a speciale, la destra grida al golpe, e i ministri del centro sinistra, ovviamente, rimettono le deleghe, rispondono al paese in Parlamento. Ci manca solo che ci tirino le brioche dalla finestra quando un giorno saremo costretti a chiedere il pane.

E a proposito di galantuomini, si è dovuta esprimere la giunta per le elezioni, per dichiarare previti ineleggibile, come non bastasse il codice penale o quello civile. Ovviamente questa notizia è stata riportata solo dall'Unità e qualche altro giornale notoriamente lunarossista.

Resta poi il fatto “buffo” che, casualmente, le problematiche che occupano il Parlamento, siano sempre innescate dal Giornale.

E rinasce la domanda: “A che punto è la legge sul conflitto di interessi?”.

Rita Pani (APOLIDE)



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