6.20.2007

 

Chi va piano, va sano e va lontano

Mettersi in macchina a Palermo e decidere di arrivare a Milano, seguendo il manuale del probo guidatore edito dal Vaticano. Questo potrebbe essere il prossimo sport estremo; meglio di buttarsi da un ponte con un elastico legato ai testicoli, e meglio ancora d'essere rinchiusi dentro una teca colma di locuste.
Salire in macchina, farsi il segno della croce e poi via, a risalire l'Italia, recitando tutti in coro il Rosario; quando la secchezza delle fauci impedirà di proseguire la litania, si potrà accendere la radio e sintonizzarsi su Radio Maria, sentire una messa o un predicozzo, o i canti di quei cori stonati in cui il fedele – molto più fedele degli altri – tenterà di sopraffare le voci dei vicini fedeli.
Soprattutto sarà fatti divieto di grattarsi in modo scaramantico, quando si incontrerà un convoglio di suore, generalmente su macchina (o pulmino) bianca targata BG.
Che poi io mi sono sempre chiesta perché le macchine delle suore fossero targate Bergamo, anche a Carbonia, che prima faceva CA.
Comunque, se viaggiare secondo Vaticano, divenisse sport, il vincitore sarebbe quello che arriva integro a Milano, o anche quello che ci arriva e basta.
La scuola guida spirituale è un manualetto di 58 pagine, utile per ottenere la protezione celeste; giuro che se lo trovo lo compro, penso sia un oggetto “di culto” indispensabile.
L'opera potrebbe essere anche meritoria, perché vorrebbe riportare un po' di civiltà nei guidatori, peccato però che in seguito il Vaticano, contando i morti delle strade abbia sottolineato come, appunto per questo infausto motivo, ci sia bisogno di “protezione divina”... Quindi al pari dell'orribile cornetto rosso appeso allo specchietto retrovisore interno, che ogni tanto vedo penzolare in qualche auto.
Questo mi ha fatto ricordare il mio ultimo volo in aereo, quando la signora seduta accanto a me, fatta di tranquillanti e inebetita al punto di non riuscire ad allacciarsi la cintura di sicurezza, a portelloni ancora aperti mi ha chiesto se eravamo già partite. Al mio no, mi prega di avvertirla quando sarebbe giunto il momento. L' ho fatto, purtroppo, e lei ha estratto dalla borsa due gigantografie di santi che ha baciato svariate volte, prima di iniziare a leggere a voce alta, le preghiere che aveva scritte su un foglio. Per tutto il viaggio, mi ha martellato col suo vociare, e i suoi amen. Tutto tutto il viaggio. Quando si è accorta che le ruote avevano toccato terra, ha ripreso le foto e le ha baciate ancora, al che mi sono girata e le ho detto:

“Aspetti! Deve ancora frenare... Non si sa mai!”

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
Ho letto sul giornale di questo manualetto.

Certo è vero che sarebbe bello ed elegante insegnare l'educazione all'automobilista "tipo", ma questo manualetto lascia lo spazio che trova.

"Quindi al pari dell'orribile cornetto rosso appeso allo specchietto retrovisore"

Ottima osservazione.
 
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