5.04.2007

 

Per fatto personale

Per fatto personale.

Appartengo alla casta dei privilegiati di questo nostro bellissimo paese. Da giovani scegliemmo di studiare, io e mia moglie. Brillante laurea in campi innovativi, Informatica la mia, Agraria quella della mia consorte. La scelta di non andarsene, di restare qui, ci ha condotto verso l’insegnamento. Entrambi vincitori di concorso a cattedra con scarsissime esperienze di precariato. Da giovani siamo diventati docenti di ruolo. Guadagniamo circa 1500 Euro al mese ciascuno. Secondo la strana matematica finanziaria che vige in Italia siamo ricchi, anzi molto ricchi. Talmente ricchi che, soffrendo di ipertensione e quindi soggetto a farmaci non differibili, pago ogni sorta di ticket. Talmente ricchi che la nostra figlia maggiore, 21 anni qualche mese fa, laureanda in Matematica all’Università degli Studi di Lecce, non solo non ha beneficiato di alcun aiuto ma ha pagato tutte e per intero le tasse universitarie. E fin qui la prima parte. Mi ha chiesto di pagarle l’ultima rata delle tasse. Può un padre rifiutare questo alla propria figlia? Sicuramente no, considerato anche che a 21 anni finisce il triennio in Matematica con una media altissima.

Ebbene, in questo nostro mondo che favorisce le donne (e mia figlia lo è senza ombra di dubbio), i giovani (e mia figlia lo è senza ombra di dubbio), coloro che scelgono gli studi nelle discipline scientifiche (e la matematica lo è senza ombra di dubbio), pagare le tasse all’Università di Lecce (ultima rata dell’ultimo anno oltre 500 Euro) è una specie di punizione, non perché le paghi ma per come le paghi.

Si può pagare solo dal 25 al 30 aprile ed esclusivamente al Monte dei Paschi di Siena. Ora si consideri che nel 2007 è accaduto che la festa del 25 aprile, anniversario della liberazione, sia capitata di mercoledì. Che il sabato e la domenica le banche sono chiuse. I giorni utili per pagare le tasse sono rimasti: 26, 27 e 30 aprile. Se riuscite a farlo non pagate commissioni altrimenti pagate la mora. Io ci sono riuscito grazie al fatto che nella filiale della Banca concessionaria di Lecce, Piazza Mazzini, una signorina di gradevole aspetto ha avuto l’intelligenza di aprire un box aggiuntivo per sveltire la fila. Ultima cosa geniale, si può pagare solo in contanti. Se non li avete, ma è raro (chi è che oggi non cammina con 600 Euro in tasca …), potete prelevare il denaro con il bancomat e pagare le tasse oppure fatevi un assegno da soli, andate alla cassa, fate telefonare alla vostra banca che garantisce che l’assegno è coperto, grande efficienza non vi pare?

Non c’è che dire, chi ha ideato questa procedura deve assolutamente essere segnalato al Ministro competente e alla pubblica opinione: è l’esempio vivente del perfetto IMBECILLE!!!.

P.S.

Qualche giorno fa una mia ex-allieva venne a trovarmi, è al Politecnico di Torino, molto brava anche lei, Ingegneria Informatica. Le dissi che mi dispiaceva che una testa come la sua fosse emigrata, parlando dell’organizzazione mi disse che, a Torino, ha avuto la borsa di studio subito, se poi dovesse perdere il diritto, per merito o per reddito, restituisce i soldi. Ha fatto bene Valentina, ma a me resta una domanda: Torino e Lecce sono nella stessa Repubblica Italiana?


Pino De Luca


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