4.12.2007
Intimidazioni.
Sui muri s’è sempre scritto, l’ho fatto anche io, e sempre si farà. Certo, noi si scriveva qualcosa che aveva un senso, perché era la politica a guidare la mano e la bomboletta, poi abbiamo smesso quando le scritte divennero TVUCDB, o TVTTTB. Sarà che all’epoca noi si trombava già, o forse ci eravamo già stufati perché lo facevamo a memoria e non avevamo più bisogno di scriverlo, l’amore. Sarà perché noi, si mette la punteggiatura, anche in un SMS.
Noi sì, lo ammetto, si scriveva anche qualcosa di intimidatorio; di solito però era contro i padroni delle fabbriche che ingrassavano di contributi statali e affamavano l’operaio, e le scritte restavano, scolorendo con gli anni, morendo di vecchiaia.
Oggi è diverso. Sull’imbocco di una galleria che percorro quando torno da casa di un’amica c’è una scritta: “Gabi deciditi o mi perderai”. Ecco, questa sì che la leggo come un’intimidazione; sta a dire: Gabi o me la dai o ti lascio. Al punto che, se non fossi così pigra e per nulla agile, mi arrampicherei per scrivere:
“Ma poi Gabi s’è decisa? Te l’ha data?” Me lo chiedo sempre, ogni volta che ci passo, e vorrei sapere.
“Bagnasco vergognati”. Non ci riesco proprio a leggerla come un’intimidazione. No. Però sta diventando una moda, pian piano, in tutta Italia, appaiono scritte contro Bagnasco ed ora anche contro il Papa.
L’altro giorno invece, c’erano state scritte inneggianti alla morte del prelato, e quelle sì, ammetto, un po’ intimidatorie sarebbero state se non fosse stato per l’intervento di alcuni giornalisti che, spinti dall’eccesso di zelo, hanno così commentato: “ … La scritta era seguita dal simbolo della falce e martello e di una stella a cinque punte…”
Come altro si potrebbe disegnare una stella? Falce martello ed asterisco?
Il messaggio era chiaro: sono comunisti e quindi terroristi. (poi dicono che sovente mi scappa la parolaccia)
Ho imparato a guardare il mondo per davvero, non mi limito mai a vedere le cose, guardo ed osservo attentamente e quello che so oggi è che Bagnasco è riuscito laddove Ruini ha fallito. È riuscito a fomentare l’odio e a farsi odiare.
Però, i froci da mettere al muro (Milano libreria Babele) non hanno la scorta, lui, che si deve solo vergognare sì.
Chissà la povera Gabi….
Rita Pani (APOLIDE)
Un saluto
Emiliano
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