3.26.2007

 

Voglio sapere

Mettiamola così. Hanno fatto una battaglia per farci sapere e sapere e sapere, e vedere e vedere e rivedere Sircana che trans-itava e a noi non ce ne fregava nulla; ora ci dicano chi è stato filmato a pippare dal piatto d’argento. Pretendiamolo.
Non per gretta curiosità, ma per ricordarci quanto siamo imbecilli.
Ci hanno procurato sfinimenti ed orchite con le cronache da Zoccolandia, mentre già una volta l’aver appurato che un gran numero di deputati fosse uso alla cocaina, passò in cavalleria.
Il TAR del Lazio, qualche giorno fa, si è espresso contro la legge Turco che aveva modificato la precedente legge proibizionista di fini, e guarda caso, quando i giornali o i telegiornali, ne parlano, citano solo e soltanto l’hashish e la marijuana, evitando di citare la cocaina o l’eroina, sostanza per disperati per antonomasia.
Già, perché anche la droga, in Italia, rischia di essere suddivisa in categorie d’appartenenza, in caste, che la rende più o meno lecita a seconda del portafogli del suo utente.
Non c’è stato un programma televisivo – di quelli per intenderci che hanno sostituito malamente gli approfondimenti giornalistici – che non abbia parlato di Sircana, ma io a memoria non ne ricordo nemmeno uno che si inoltrò nel comprendere come e perché, all’epoca in cui governava berlusconi, la cocaina fu filmata, mentre entrava al ministero dell’economia.
Voglio saperlo chi stava a Capri a sniffare, con i nani e le ballerine etero o trans, voglio saperlo se è uno che deve legiferare in materia di sostanze stupefacenti o se semplicemente è uno che moralizza sulle coppie di fatto o istiga alla soppressione dell’omosessuale. Voglio saperlo perché è un mio diritto sapere chi pretende da me il rispetto delle istituzioni.
Voglio saperlo perché vorrei continuare a combattere, nel mio piccolissimo, per riacquistare quel minimo di etica che possa di fatto garantire la legalità del paese.
Ma magari, si limitassero tutti ad andare a puttane, e magari le signore pagassero per passare un oretta con un nerboruto ragazzetto vecchio di venticinque anni! Non sarebbe certo quello il problema dell’Italia, anzi!
Il problema per me è altro, ovvero il malcostume radicalizzato, il cancro che uccide persino i suoi stessi medici. Senza rischiare di perdersi nei meandri della storia recente, basterà tenere d’occhio i palazzi di giustizia, ed attendere l’insabbiamento dell’inchiesta per il rapimento Abu Homar, la riabilitazione di Pollari e dei servizi segreti, lo sfaldamento della procura di Potenza, ed attendere che l’Italia recuperi la credibilità internazionale tornando nelle mani di uno dei più abili corruttori, e bugiardi che la storia abbia mai consegnato ai posteri. Una barzelletta ed una fandonia, una delazione ed una pugnalata, una valanga di miliardi a futura fedeltà e l’illusione di sognare d’esser tutti suoi pari, con una cravatta a righe ed una camicia celeste.

Intanto il mio forcone è lucido…

Rita Pani (APOLIDE)


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