2.15.2007

 

DICO FONDAMENTALISMO


Leggo dal dizionario : Fondamentalismo - tendenza a considerare la propria fede religiosa, politica e sim., fondamentale rispetto alle altre, applicandone i principi in modo rigido e intransigente.
E’ diffuso costume del mondo occidentale-cristiano affibbiare questa definizione alle popolazioni islamiche.
D’altronde, lo stesso Ratzinger nel tanto controverso discorso di Ratisbona, a sostegno dell’impianto del suo discorso non ha esitato a citare un passo del dialogo del 1931 tra l’imperatore Bizantino e un dotto Persiano, teso a ribadire quanto la ragione della fede piuttosto che la forza e la coercizione conducano all’osservanza della fede :
“Mostrami pure ciò che Maometto ha portato di nuovo, e vi troverai soltanto delle cose cattive e disumane, come la sua direttiva di diffondere per mezzo della spada la fede che egli predicava …. Per convincere un'anima ragionevole non è necessario disporre né del proprio braccio, né di strumenti per colpire né di qualunque altro mezzo con cui si possa minacciare una persona di morte…”
… leggo, … ascolto le recenti polemiche e i proclami della chiesa e dei paladini della famiglia cattolica italiana contro gli sfasci che le nuove unioni, dicasi DICO, apporterebbero.
Pur riconoscendo che l’intero obiettivo del discorso del Papa era tutt’altro che un attacco diretto alla fede islamica ( in quanto muove da questa citazione per discernere su Dio che è “ragione” e fede ponendosi in antitesi al moderno pragmatismo della morale e della religione), non riesco proprio a togliermi un tarlo dalla mente … :
ma se una fede e i suoi precetti devono essere accolti attraverso una adesione spontanea e “ragionevole” ad una religione, perché si sente il bisogno di doverli imporre o preservare mediante una legge di uno stato laico …. ? Non è questa una sorta di “fondamentalismo” ?
O come lo si vorrebbe definire ? …. Certo, in un epoca in cui si rivede il giudizio su Mussolini e il fascismo, si riabilita Craxi martire, e Andreotti è un affabile anziano prossimo ai novanta con appena una prescrizione di reato per Mafia fino al 1981, allora potremmo anche mettere mano al dizionario e modificare la definizione di “Fondamentalismo” magari mettendo delle postille o inserendo delle eccezioni …(a Voi esperti linguisti e revisori della storia).
Se sento e voglio essere un buon cattolico, mi sposerò in chiesa, battezzerò i figli e cercherò di vivere seguendo i precetti morali della fede, e comunque avrò a tutela i diritti e i doveri dello stato civile.
Se invece si intende vivere il “matrimonio” nel senso più laico e civile del termine, al di fuori di qualunque morale religiosa, avrò comunque a tutela i diritti e i doveri dello stato civile … forse questo lede i diritti di un cattolico o di un musulmano ? In cosa dovrebbero sentirsi disturbati, o minacciati …. un matrimonio civile o una convivenza non sono già di fatto al di fuori dell’unione religiosa ?
Personalmente non approvo l’intero impianto di legge sui DICO, ma credo anche che sia il prodotto di veti incrociati e compromessi trasversali tesi a non scontentare eccessivamente né l’una né l’altra parte, e quindi l’unico risultato possibile …. il prezzo che una fetta di cittadini pagano affinché una classe di piccoli politici possa salvare la faccia.
Edoardo

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Variante. E se invece i DiCo scontentassero eccessivamente proprio quella "fetta di cittadini"? E se quest'ultima smettesse finalmente di pagare il prezzo e decidesse di ribellarsi?
 
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