2.25.2007

 

CENSURA? NO GRAZIE!

CENSURA? NO GRAZIE!
Ho letto un intervento-sfogo della compagna Doriana Goracci che lamentava di aver subito gravi atti di censura. Credo che il pezzo meriti la massima attenzione e, perché no, anche un gesto di solidarietà umana, morale e politica (dato che si tratta di confortare una compagna in crisi), soprattutto da parte di chi ha sempre lottato con fermezza e convinzione, tra le altre cose, per la libertà di espressione, di associazione e di partecipazione democratica, in questo ormai sventurato e miserrimo Paese.
Francamente, anch'io colgo segnali sempre più inquietanti che denotano la formazione di un vero e proprio clima di censura e di demonizzazione del dissenso antigovernativo. Come, d'altronde, si è avuto modo di notare già in altre circosatenze ed occasioni, come durante la vigilia della manifestazione di Vicenza quando, anche in alcuni settori moderati dello schieramento governativo (e mi riferisco in modo particolare ad alcune importanti cariche istituzionali, ossia all'ex vice-premier Rutelli e all'ex ministro degli Interni, Giuliano Amato), si è tentato di infangare, criminalizzare ed isolare un intero movimento di pace, che alla prova dei fatti si è rivelato alquanto civile, pacifico, intelligente, forte e coeso.
Oggi, questa campagna di oscurantismo e di vera e propria censura, tesa a ridurre al silenzio qualsiasi forma di opposizione e di antagonismo antigovernativo, che ricorre persino al linciaggio morale (e addirittura fisico) di quei compagni che dissentono (a tutti i livelli, dal basso fino ai vertici istituzionali e parlamentari), questa campagna liberticida, dicevo, appare più evidente, per cui turba ed inquieta maggiormente, dopo la svolta in senso moderato, filoclericale e neodemocristiano impressa dal Prodi bis-chero.
Si leggano i 12 punti del nuovo programma per rendersene conto: non compaiono più i DI.CO., quei ridicoli e innocui (eppure assai sgraditi ed invisi alle gerarchie vaticane) surrogati dei PACS, non si ravvisa più alcuna attenzione e sensibilità verso le gravi emergenze sociali che affliggono il Paese, in primis la precarietà del lavoro, ecc., ma vengono formulate poche enunciazioni alquanto vaghe e generiche, facilmente rinnegabili, eludibili ed oppugnabili, nel senso che non significano e non comportano nulla di concreto, ma soprattutto nulla di sinistra!
Infine, gli ultimi due punti (11 e 12) sono invece più netti e più fermi, perciò più pericolosi, in quanto sanciscono la creazione, in forma surrettizia ed anticostituzionale, di quel super-premierato che il bandito Berlusconi ha cercato invano di istituire in Italia. Ci voleva un governo sedicente di centro-sinistra per riuscire in questa impresa, che ha il sapore di un vero "golpe istituzionale", seppure attuato in maniera soffice, dolce e, apparentemente, indolore. Ma le conseguenze concrete, e dolorose, non tarderanno a farsi sentire...
Purtroppo per noi e per quel poco di democrazia, oltretutto formale e costituzionale, che resta in Italia!
Lucio Garofalo

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Comments:
Ciao joker.
Condivido totalmente il tuo pensiero. A riguardo, ogni mio ulteriore commento ed ogni mia chiosa, sarebbero assolutamente pleonastici.
Come hai già fatto notare tu stesso, che ne parliamo a fare? Sarebbe soltanto uno sfogo inter nos, che tuttavia non credo che sarebbe giammai inutile o superfluo.
Naturalmente, anche a me farebbe piacere conoscerti personalmente, come farebbe piacere incontrare Rita, che ringrazio per la generosa ospitalità riservata puntualmente ai miei interventi. Non mancheranno le occasioni per conoscerci. A presto.
 
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