1.31.2007

 

Riscatto e dignità (ma mi faccia il piacere!)

Ecco, davvero se ne sentiva il bisogno! Siccome ultimamente non si parlava abbastanza del resuscitato di Arcore, di cui i telegiornali riescono ad occuparsi persino nelle rubriche di cucina, ci voleva anche la tragedia familiare.
La moglie offesa che cerca riscatto pubblicamente, non essendo riuscita ad ottenerlo privatamente. La donna/ madre che insegna ai figli il valore della dignità di essere madre, sputtanando il padre sui giornali. La donna moglie che si rivolge a Repubblica per l’onta subita.
Mi si passi il francesismo, ma, e sti cazzi?
Ho da tempo il sospetto di essere inadeguata a questo mondo, e deve essere per questo che non riesco a comprendere perché, tutti i giornali si siano buttati a capofitto nella melma personale dei due ridicoli figuri. Non Novella 2000, ma i quotidiani, finanche l’Unità.
Qual è il disperato bisogno?
La tragedia della tragedia non è l’accogliere lo sfogo di una donna offesa, ma peggio quello di indagare la notizia, facendola sviscerare ai soliti esperti, avvocatesse, parlamentari, filosofi impegnati, amici, parenti e conoscenti. Su Repubblica è persino attivo un forum di discussione.
Ma se la signora aveva bisogno di pubblico, perché limitarsi ad una lettera troppo elegante e formale? Avrebbe potuto farsi filmare da un cameraman di fiducia mentre lo massacrava di mazzate e poi riversare il filmato su YouTube, avrebbe così soddisfatto se stessa e molti, molti, molti altri …

Rita Pani (APOLIDE)


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