1.27.2007

 

Il nuovo che arranca


Non è passato neanche un mese, e già questo anno si prospetta brutto come il riporto di Schifani seduto dentro una Duna. Molto si è detto delle stagioni impazzite e dell'inutile tentativo di porre rimedio all'inverno eccezionalmente caldo con una t-shirt di forza. Alcuni, addirittura, ritengono che proprio il caldo atipico sia il maggior responsabile dei tragici avvenimenti di cronaca riguardanti le cruente vicende condominiali di questo ultimo periodo; come spesso accade, il diffondersi di queste notizie ingenera nella mente dell'uomo comune una sorta di psicosi, al punto che quest'anno nessuno si augura che Miss Italia sia la classica ragazza della porta accanto: non si sa mai... E, in tema di avvenimenti violenti, fra coloro che avevano visto il filmato dell'impiccagione di Saddam Hussein, tanti sono rimasti sconvolti dalla crudezza delle immagini: i rami della forca stavano germogliando!

Tuttavia si è avuta anche l'occasione per osservare alcune curiosità: così, ad esempio, se in India è sempre stato possibile osservare i cobra dagli occhiali, qui finalmente si sono potute ammirare almeno le vipere con le occhiaie.
Tra il passato revisionato, il presente indecifrabile e un futuro a metà fra l’incerto e l’angoscioso, i cittadini dovranno presto prendere confidenza con il pacchetto di liberalizzazioni che il governo sta varando in questi giorni. Tra le novità, al supermercato sarà possibile rifornire di carburante il carrello della spesa: questo dovrebbe rendere più incerta la corsa agli acquisti, potendo decidere ogni famiglia quanti pit-stop effettuare. Anche le tariffe dei voli aerei dovranno essere trasparenti, in modo da poterci involgere gli alimenti prima di riporli in frigorifero. Data la vastità degli argomenti affrontati dal pacchetto, sarà tuttavia possibile che, soprattutto nei primi tempi di attuazione, più di qualcuno resti disorientato non sapendo più se chiedere un etto di prosciutto all’agenzia assicurativa piuttosto che a un giornalaio, se pagare con una targa personalizzata e qual è il cambio corrente in euro di un pacs.

Fortunatamente, da qualche tempo una nuova figura si sta affermando come paladino dei cittadini indifesi.
È il governo?
No.
È una qualche associazione di consumatori?
No, no.
È un nuovo servizio di volontariato?
Maddeché: è il Superperito! Questo nuovo eroe le cui gesta già sconfinano nella mitologia, frutto di un incrocio tra un semidio e un paracarro in calcestruzzo, è dotato di una forza sovrannaturale, capace di spezzare forbici come fossero grissini.
Egli si pone come estremo baluardo di salvaguardia per l'uomo della strada contro il crimine più o meno organizzato. Nessuno sa chi sia e ciò fa presupporre che preferisce operare nell'ombra. Oppure è molto timido. Possiamo solo fare congetture sul suo aspetto, sulle sue abitudini o sui suoi gusti sessuali e questo non fa che alimentare l'alone di mistero che lo circonda: e dunque, come va in giro vestito un Superperito? Sfoggia sempre il mantello d'ordinanza o invece, ormai estinte le cabine telefoniche, si cambia all'occasione in una rivendita di telefoni cellulari? Lavora per lo Stato oppure è un giustiziere con contratto da precario? Sa volare? E, se sì, con quale compagnia? Cosa preparerò per cena, stasera? Tanto per citare solo alcune delle domande più frequenti.

È che c’è un gran bisogno di chiarezza. Infatti penso debba essere interpretato in tal senso quel manifesto dei “socialisti riformisti cristiani democratici laici liberali”, che probabilmente per mancanza di spazio sono stati costretti a omettere “tradizionalisti interventisti neutrali decisionisti titubanti radicali moderati siamo qui siamo là giriamo dritti sì e no”. Forse sbaglio, ma dicono che dobbiamo essere preparati alla comunicazione, perché questa è l’era della comunicazione; eppure, finora, questa è l’unica comunicazione che abbiamo ricevuto! Pertanto è difficile, tutto è estremamente difficile. Ma, soprattutto, è difficile comprendere perché alle istituzioni ecclesiastiche gli omosessuali danno più fastidio dei pedofili.

dirtyboots


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