1.24.2007

 

Bocciato

Eccolo ancora. Il calvo da Arcore strilla che la nostra non è vera democrazia. Il casus belli? La Consulta che ha sancito l’incostituzionalità della legge Pecorella.
Voglio copiare una frase della notizia riportata da Repubblica:
La legge (dal nome del suo proponente, Gaetano Pecorella, parlamentare di Forza Italia e avvocato di Silvio Berlusconi) era stata già rinviata alle Camere dal Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi nel gennaio 2006 perché "palesemente incostituzionale" in diversi suoi punti. Dopo alcuni ritocchi, fu riapprovata in extremis, a conclusione della scorsa legislatura.
No, non è democrazia! Ma come osano questi comunisti della consulta, bocciare la legge scritta per berlusconi dal suo avvocato? Non bastava aver bocciato la ex Cirielli?
Per non parlare dei comunisti d’Europa che hanno sancito l’illegittimità dei contributi per i decoder per l’inutile digitale terrestre. Che affronto! Solo un regime totalitario può pretendere il risarcimento del maltolto da parte di RAI e Mediaset.

Il fatto è che sono molto dispiaciuta. Mi dispiace per i superstiti cerebrolesi nostalgici che gratis, o a pagamento ancora senza dignità, vanno per piazze a gridare “silvio! silvio!” Mi spiace, perché loro davvero avrebbero meritato un decennio di democrazia berlusconiana, fino all’esaurimento totale delle risorse pubbliche, fino alla bancarotta, fino agli editti per l’obbligo di festeggiare il re.

E mi spiace ogni volta di più che l’attuale governo non abbia compreso le nostre urgenze, non solo legate alla sopravvivenza spicciola, ma anche al recupero di quella civiltà calpestata da un pregiudicato, piduista, corruttore che a governare i suoi interessi ci è andato col collegio difensivo.

Rita Pani (APOLIDE)


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