1.26.2007

 

20 anni in attesa di giustizia

E' nelle Librerie il Diario “Vent’anni in attesa di giustizia”, pubblicato dalle Editrice Memori, nel quale Luigi Scricciolo ripercorre la vicenda umana e giudiziaria che lha visto, suo malgrado, protagonista. All’inizio degli anni ’80 fu arrestato con accuse terribili (partecipazione esterna al terrorismo, tentativo di spionaggio, ecc.) mentre ricopriva la carica di responsabile esteri della Uil. La sua esperienza politica, maturata prima nel Movimento poi in Democrazia Proletaria, era fondata sul ripudio della violenza, sulla solidarietà, sulla difesa dei diritti umani ovunque calpestati. Fu, tra l’altro, l’organizzatore politico del viaggio di Lech Walesa in Italia. Ma tutto ciò non fu sufficiente ad allontanare da lui mandati di cattura, carcerazione ed istruttoria con il vecchio rito.

La vicenda giudiziaria ebbe grande risalto nella stampa e non poteva essere diversamente per le accuse ed il ruolo svolto da Scricciolo nel Sindacato. Naturalmente la detenzione (oltre 2 anni in isolamento) impedì di far emergere le sue ragioni e riequilibrare l’informazione. Poi dopo un altro anno agli arresti domiciliari, lentamente ed inesorabilmente il caso finì nell’oblìo.

Quando dopo oltre 20 anni, la Procura di Roma chiuse la istruttoria, Scricciolo fu prosciolto da tutte le accuse. Il proscioglimento in istruttoria chiudeva il “caso Scricciolo” ma nessuno ne diede notizia. Ed era in qualche modo naturale.

Questo Diario vuole essere occasione per ricordare la vicenda e la sua positiva conclusione. E per rivendicare quella verità che a lungo è stata negata.


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