12.21.2006

 

Lettera aperta a Marco Pannella e Marco Cappato

Caro Marco Pannella e Marco Cappato,
mi rivolgo a voi che siete stati mio tramite per pregarvi di porgere alla famiglia Welby le mie più sentite condoglianze.
Mi auguro che tra non molto non si debbano estendere queste stesse condoglianze per il venir meno di quella battaglia di civiltà che lo sguardo determinato di Piergiorgio ha imposto alle nostre coscienze in favore delle aspettative di tanti medici e di tantissimi pazienti.
Non più tardi di ieri sera il Consiglio Superiore di Sanità, poche ore prima della morte di Piergiorgio, aveva dichiarato che la terapia cui era sottoposto il paziente non era da considerare accanimento terapeutico. Nonostante sia e resti convinto che il consenso informato e l'accanimento terapeutico siano su due piani assolutamente diversi, credo che i medici che hanno fatto quelle considerazioni cliniche debbano rivisitare le proprie conoscenze e le proprie competenze deontologiche, spirituali, direi, prima che cliniche.
Mi rendo disponibile, fin da subito, a continuare ad offrire al dibattito il mio pensiero, la mia sensibilità e la mia competenza perchè non si disperda il patrimonio culturale che in questi giorni è maturato nell'opinione pubblica.
Credo anche che temi di tale complessità, esposti all'effetto devastante di un fuoco semantico scorretto e fuorviante, debbano trovare un momento di traduzione, di decodificazione, direi, per un pubblico inesperto e non specializzato. Fuori da steccati ideologici preconcetti, fuori da dibattiti trasformati in un ring con arbitri di parte.
Da pomeriggio sto lavorando a questa operazione, che mi auguro utile.
Un caro saluto.
Dott. Roberto Santi, MD

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