11.24.2006

 

Per fortuna che c'è Deaglio

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio e portavoce del premier Silvio Sircana e del segretario dei Ds, Piero Fassino. Sircana riconosce che "qualche interrogativo su brogli elettorali me lo sono posto anche io, il crollo delle schede bianche è sorprendente. Quando però si passa dagli interrogativi alle risposte sono molto cauto". E ammette anche che "una verifica complessiva e definitiva sul risultato elettorale vada fatta".
Ho voluto iniziare con una citazione copiata dal Corriere, ma ancora cerco di capire se io mi senta più allibita o affascinata. Vorrei capirlo.
Dunque anche al governo, come noi comuni mortali normodotati, avevano avuto il dubbio che per la conta delle schede bianche si fosse usato il metodo Florida, ma a nessuno era venuto in mente di dare una controllata. Capisco che non se ne sentisse il bisogno, avendo soprattutto al Senato una maggioranza così schiacciante, ma della legalità, c’è qualcuno che abbia voglia di iniziare a porsi il problema dell’illegalità?
Anche Fassino finalmente, si esprime in merito alla porcata elettorale e dice delle cose giustissime quando afferma che bisogna fugare il dubbio che “qualcuno” abbia tentato di manomettere la volontà popolare per ridare al paese la serenità della vita democratica, ma la domanda che ci poniamo, conservando sempre la funzionalità neuronale è: “Perché solo ora?”
Perché ora è possibile sapere attraverso la mirabile e meritoria opera di Enrico Deaglio, e quindi si deve correre con urgenza a metterci “una pezza”.
Quando a denunciare il sospetto dei brogli eravamo stati noi, poveri figli di nessuno, ostinatamente impegnati ad essere liberi attraverso un minuscolo “blog”, forse non era necessario “fugare il dubbio per ridarci la serenità di una vita democratica?”
Quando si passa dagli interrogativi alle risposte …” Ma Sircana si rende conto di essere un sottosegretario alla Presidenza del Consiglio o immaginava di essere solo l’usciere di una grossa ditta di polietilene espanso?
Toccava davvero a Deaglio procurare le risposte alle domande su un presunto procurato golpe? O forse “i nostri” si affidavano alla serietà dell’operazione berlusconistica del “ricontiamoli”, quella sorta di farsa beffarda che voleva imbrogliare sui brogli, e che è servita al tizio di Arcore a non ammettere la sconfitta, che oggi significa pure che non è stato nemmeno capace di imbrogliare?

Sì, ridateci la serenità di una vita in democrazia e fatelo al più presto, per esempio attivandovi a modificare la legge sul conflitto di interessi, abrogando la legge porcata elettorale, e soprattutto spiegandoci il perché del vostro silenzio. Queal’era il vostro disegno?

Rita Pani (APOLIDE)


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