11.13.2006

 

Matti tutti, matti, matti.



Genio e follia hanno qualcosa in comune: entrambi vivono in un mondo diverso da quello che esiste per gli altri. Arthur Schopenhauer

Che male c’è ad esser pazzi? Nessuno, non si è punibili, non c’è nemmeno bisogno di farsi le leggi ad personam o ricorrere alla corruzione dei giudici per non pagare il conto. Quindi evviva la pazzia.
Se non sono matti non li vogliamo, si diceva in allegra compagnia, ed è per questo che oggi, dal rutilante mondo del business salta fuori Luca Cordero di Montezemolo, che da ora chiameremo Luca, per comodità.
Eh! Non gliele ha mica mandate a dire, al governo. No, no!

Per esempio: spera che il governo si dimostri “un po' meno rosso”. Luca, sarai mica condizionato dalla Ferrari? Potrebbe essere perché subito dopo, Luca, dice “Quello di cui c'è bisogno e una riforma dello Stato per rendere competitiva questa nostra macchina…”
Luca che parli a fare? Da presidente degli industriali italiani, non ti vergogni nemmeno un po’ di metter lingua sulle problematiche del lavoro? Sono stati i primi a fiutare l’affare della nuova schiavitù, assumendo extracomunitari da poter sfruttare e sottopagare. Sono stati i primi a demolire il sistema industriale italiano trasferendo le produzioni all’estero prima nei paesi sottosviluppati sud est asiatico, poi nei paesi dell’est, ora in Cina, per continuare a sfruttare nuovi schiavi a poco più di due euro all’ora e poi vorrebbero imporre un sistema meritocratico nella pubblica amministrazione o consigliare attuazioni di leggi in merito al precariato nato in seguito alla FOLLE privatizzazione degli enti e delle strutture di stato, demolite a loro volta dagli stessi industriali?
A Luca è piaciuto molto il piano delle privatizzazioni di Rutelli, lo dice lui. A me no, perché sono pazza e mi verrebbe da dire “Aridatece la SIP, e pure le autostrade, e le ferrovie, e l’ente nazionale idrocarburi e l’enel e l’acquedotto!”
Questi parlano tutti e fanno vento. Ecco dove sta la follia. Gente che non conosce la forma di una zappa, vorrebbe insegnare al contadino a seminare. Questa è la vera pazzia.
Il paese è matto, matto, matto, ed è una tragedia perché se fosse stato un minimo più savio, forse avrebbe iniziato a chiedere conto del perché delle cose.
Il paese è matto quando compra a 500 euro un paio di scarpe italiane costruite in Romania, costate all’industriale italiano a malapena 50 euro.
Il potere in Italia è in mano alla banda dei soliti noti, tutti gli interessi dello stato, convergono esclusivamente nelle mani sempre delle solite persone, sia che si parli di strade o di aerei, di industrie o edilizia, di telecomunicazioni o di politica. Sempre gli stessi nomi, sempre le stesse facce, sempre le stesse mani. Pluripregiudicati, almeno una volta indagati, malversatori che oggi chiedono riforme e coraggio. Coraggio per far che? Ma davvero ancora non vi basta?

Rita Pani (APOLIDE)


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