10.30.2006

 

Stimoliamo il governo

Invecchio. Rapidamente ed inesorabilmente invecchio al passo col rinnovamento del mondo, nei suoi usi e nei suoi s-costumi.
Mi ricordo quando ero giovane. Bei tempi! E che nostalgia. Sembra ieri eppure è così lontano.
All’epoca al governo c’era la Dc oppure Arlecchino servitore del pentapartito, il governo multicolore. Eravamo ancora un popolo cosciente e un governo di destra non era contemplato. I lavaggi politici a base di varechina poco gentile e smacchiatori in gel non erano stati ancora inventati, per cui noi si era rossi e i fasci non avevano depurato le loro reni alle fonti di Fiuggi.
La protesta era protesta, le manifestazioni erano di protesta, l’occupazione della scuola si scriveva ancora con due “c”, destinando la K, al massimo, a Kossiga.
Va così veloce il rinnovamento del nostro paese che il movimento è invisibile ad occhio nudo. La perdita di civiltà e i numerosi lavaggi sbiancanti ci hanno fatto subire cinque anni di governo delle destre (come se non ne bastasse una sola, abbiamo anche dovuto moltiplicarle); la perdita di coscienza e l’ingentilimento candegginico ci hanno fatto credere di avere la sinistra al governo, ed è per questo che è impercettibile la velocità della mutazione al punto, mi dico, di far apparire tutto esattamente fermo a cinque anni fa.
Se prima era inutile scendere in piazza e protestare, perché i ministeri nemmeno si degnavano di aprire tavoli di discussine tra le parti, uccidendo di fatto il senso stesso del sindacato, oggi i pensionati scendono in piazza non a protestare ma (e cito) per «Una manifestazione per stimolare il governo a recuperare e a risolvere i troppi problemi insoluti» dice il segretario del sindacato CISL.
Con la sinistra al governo non si protesta, quindi, ma si stimola. Ci tengono a precisare i sindacati, che la manifestazione è diversa da quella indetta da forza italia e an per il prossimo due dicembre. E hanno ragione, perché loro stimolano e gli altri (ora che il mondo è a testa in giù) protestano. I poveri stimolano il governo affinché si possa sopravvivere decorosamente i ricchi evasori fiscali chiedono di pagare meno tasse di quelle che già non pagano. E protestano. Non è chiaro come si ponga in tutta la questione l’Italia di mezzo, probabilmente, secondo logica, metà degli appartenenti al neo movimento politico stimoleranno il governo, l’altra metà protesterà. E’ solo un’ipotesi naturalmente.
Ora però c’è un altro problema: il 4 Novembre p.v. PdCI, PRC insieme ai Verdi protesteranno contro la finanziaria, specificando che le proteste sono contro il precariato. L’imperativo categorico è partecipare tutti e restare coesi, per protestare CONTRO la finanziaria di questo governo. Non si è ancora capito se si aggregheranno i sindacati della stimolazione. Inutile dire che la manifestazione di protesta per la finanziaria dei partiti al governo, sarà nettamente differente dalla manifestazione di protesta contro la finanziaria dell’opposizione.
Non è difficile capire, sembra, ma non lo è.
Sì, la velocità del rinnovamento è talmente veloce da farci piroettare quando ci passa silenziosamente accanto. Perché protestiamo se li abbiamo votati? E non li abbiamo solo votati, ma siamo anche stati invitati “alla fabbrica del programma”; siamo stati persino i primi a pagare un Euro per votare alle primarie. Perché protestiamo contro quelli che abbiamo delegato a protestare? Non dovrebbe valere la regola che io ti delego, ma se non funzioni ti caccio? Evidentemente no.
Stimoliamo il governo con un forcone nel sedere (e non in senso metaforico), magari non è un gesto innovativo ma potrebbe essere utile al processo di equità e giustizia sociale.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
Queste "fibrillazioni" dipendono dal fatto che le attuali due grandi coalizioni (centrodestra e centrosinistra) sono, per l'appunto, "grandi coalizioni", ovvero un insieme eterogeneo di persone che, pur votando lo stesso politico (Prodi come berlusca), hanno situazioni, ideologie ed interessi anche molto differenti tra loro.
Quando chiami a raccolta il popolo di sinistra, affinchè faccia valere il suo peso e le sue ragioni nei confronti dell'attuale governo, dovresti prima chiederti se la componente "di sinistra" sia realmente maggioritaria...
la realtà è che l'italia non a caso è stata quasi mezzo secolo sotto il dominio democristiano.
Il centro nel centrosinistra pesa più della sinistra, ed analogamente avviene nel centrodestra.
Prova ne sia che se berlusca avesse potuto contare su una maggioranza di destra, avrebbe già da tempo fatto il colpo di stato.
Pertanto, quando si ha un alleato più grosso e prepotente, o gli si cede il più delle volte, o si rompe l'alleanza favorendo così il "nemico", che poi un vero nemico non è, essendo in definitiva solo "un altro centro"...
Fortunatamente tra un po', grazie a Follini, riavremo un centrocentro, che, essendo a maggioranza di centro, e mancando delle componenti di disturbo della destra e della sinistra, sarà nettamente più coeso e duraturo... magari per altri cinquant'anni.
 
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