10.26.2006

 

Due passi nella storia recente

Mi ha scritto un tale ( che non nomino perché ne avrebbe piacere) che si chiede come mai io non sia ancora finita in galera, per le offese che avrei profuso negli anni a persone “che hanno sacrificato loro stessi per poter migliorare la nostra vita”. Scrive anche dell’altro il servo tonto, ma non è rilevante né peggiore di molte altre cose che ricevo quotidianamente insieme alla marea di “spam”.
Mi piacciono le coincidenze, e caso vuole che abbia letto questa mail un attimo prima di leggere l’articolo di Giovanni Bianconi sul Corriere.
Armata di una buona dose di dietrologia vorrei fare due passi nella storia recente del nostro paese e nell’incomprensibile quanto colpevole immobilismo dell’italiano.
Sono tante le malattie che hanno colpito il nostro paese nell’ultimo decennio, tutte malattie indotte dall’applicazione del Piano di Rinascita Democratica studiato dalla Loggia P2; la disintegrazione della classe operaia, dei sindacati, della protesta seria ed organizzata. Le priorità sono andate via, via cambiando, fino a trasformare un popolo civile ed intelligente, in un popolo ipnotizzato dai lustrini e reso innocuo dalla televisione. Ho scritto molte volte che per ottenere il controllo di una popolazione è stato necessario uccidere la volontà di pensiero politico e la politica stessa, non voglio quindi ripetermi, ma basterebbe pensare come, se una volta a guidare una protesta erano “le figure di rilievo” della politica, da un certo punto in poi, questi siano stati sostituiti da attori, registi, veline da calendario show girl (che non si capisce perché restino sempre girl anche quando anagraficamente sono women passate).
Insomma, era il 5 Novembre 2002 e i girotondisti guidati da Nanni Moretti, presi per mano, circondavano i palazzi di giustizia, come a volerli proteggere in un grande abbraccio di solidarietà. All’epoca pensai: “Cazzate”! Oggi continuo a pensarla allo stesso modo. La mia protesta sarebbe stata diversa, un milione di persone davanti al Parlamento Italiano ad impedire l’uscita dei parlamentari, ad oltranza, fino ad ottenere le dimissioni di un governo “impegnato a non sacrificare loro stessi per migliorare la loro già bellissima vita”. Comunque l’indignazione da avanspettacolo per la legge Cirami andò avanti per quasi dieci minuti, ed approvata la legge, fatto l’inganno, tutti a casa con l’autografo di Moretti da aggiungere a tutti glia altri di altre celebrità ottenuti durante le altre “spettacolari” proteste contro le innumerevoli leggi ad personam. In quei giorni caldi di “manifestazioni itineranti”, proprio come il circo, la personam ebbe a dichiarare: "Non abbiamo votato leggi 'ad personam'. Ci sono leggi generaliste promulgate nell'interesse di tutti. Esse nascono da comportamenti processuali dei magistrati che sono, questi sì 'ad personam' e per fini di lotta politica. Le nostre sono quindi leggi a favore di tutti i cittadini affinchè a loro non accada ciò che è capitato ad alcuni".
Detto questo, fatti i due passi nella storia, basta leggere l’articolo di Giovanni Bianconi per scoprire se nell’ultimo decennio abbiamo conservato integra la nostra facoltà di discernimento.
Ora i girotondi non vanno più di moda, gli operai non esistono più, la Cirami ha prodotto l’esempio Previti colpito da una carcerazione domiciliare con permesso straordinario per svolgere la sua attività di senatore (non fa ridere!) che in seguito all’indulto diventerà un caso pietoso da assistenza sociale (nemmeno questa fa ridere!) ai sindacati è consentito esistere previo innesto di museruola, l’antiberlusconista va fiero d’aver vinto le elezioni e quindi tutto viene assunto come “normalizzato” mentre di normale non c’è proprio nulla. Come scrivevo qualche giorno fa, l’Italia è il paese in cui un dirigente d’azienda pubblica, ladro, preso con le mani nel sacco viene deposto, pagato profumatamente e trasferito a far danno in altra azienda. Non stupisce nessuno; nessuno si arma di forcone, ci si sdegna al bar mentre si fa colazione e si protesta perché il cornetto ha poca marmellata. L’Italia è il paese in cui un presidente del consiglio può usare impunemente i servizi segreti per il suo tornaconto personale, creando liste di “nemici” ed utilizzando una terminologia che darebbe fastidio persino a Pinochet , e promettere di tornare entro due anni a rigovernare l’Italia. Non è prevista accusa, non è prevista galera, non è previsto il risarcimento dei cittadini gabbati, ma soprattutto non è prevista radiazione.
La cosa triste è che lo sporco ci sovrasta ma attendiamo fiduciosi che qualcuno faccia pulizia, rifiutando a priori l’idea di essere noi a cominciare.

Rita Pani (APOLIDE)


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