9.15.2006

 

Provo a spiegarLe President Bush

Egregio presedente Bush,
le devo delle scuse. Io non avevo capito che il suo problema fosse il fatto di non aver capito, e siccome mi sta a cuore il Pianeta, voglio rendermi disponibile a darLe una mano spiegandole il senso dell’articolo 3 della convenzione di Ginevra. Potrebbe apparire ostico a chi non è addentro al vizio cognitivo, ma sono certa che anche Lei con un po’ di sforzo ed un paio di bonarie insistenze, potrebbe arrivarci.
Non mi sarei mai permessa di prestarLe il mio aiuto, ma avendo letto che ha bisogno dell' autorizzazione a forme di interrogatorio particolarmente dure, e che ha sostenuto che le disposizioni previste dalla Convenzione di Ginevra in tema di deposizioni dei prigionieri di guerra "sono troppo vaghe" e per questo avete bisogno di precisarle per portare avanti la guerra al terrorismo, ho sentito un pressante bisogno di venirLe incontro.

Art. 3

Nel caso in cui un conflitto armato privo di carattere internazionale scoppiasse sul territorio di una delle Alte Parti contraenti, ciascuna delle Parti belligeranti è tenuta ad applicare almeno le disposizioni seguenti:

1.Le persone che non partecipano direttamente alle ostilità, compresi i membri delle forze armate che abbiano deposto le armi e le persone messe fuori combattimento da malattia, ferita, detenzione o qualsiasi altra causa, saranno trattate, in ogni circostanza, con umanità, senza alcuna distinzione di carattere sfavorevole che si riferisca alla razza, al colore, alla religione o alla credenza, al sesso, alla nascita o al censo, o fondata su qualsiasi altro criterio analogo. A questo scopo, sono e rimangono vietate, in ogni tempo e luogo, nei confronti delle persone sopra indicate:
[Questo primo pezzo significa che i bambini, i civili, i giornalisti, i pacifisti e tutti coloro che depongono le armi, che sono stati feriti da voi, imprigionati in qualunque tipo di carcere (anche segreto) che sono ammalati, neri, gialli, rossi, verdi marziani, omosessuali, avventisti del settimo giorno, cristiani, testimoni di Geova, mussulmani, benedettini, buddisti, residenti in zone di guerra, cittadini per nascita delle zone di guerra, godono di alcuni benefici spiegati sotto nell’ordine a/b/ etc.]
a.
le violenze contro la vita e l’integrità corporale, specialmente l’assassinio in tutte le sue forme, le mutilazioni, i trattamenti crudeli, le torture e i supplizi;
[Integrità corporale: niente cani famelici ad azzannare, niente scosse d’elettricità ai testicoli, nessun tipo di violenza fisica, morale, sessuale, impossibile accatastare mussulmani nudi dentro il carcere di Abugraib, niente prigionieri in mezzo al deserto con un cappuccio in testa e senza la possibilità di alimentarsi o bere, impossibile per i soldati americani urinare sul Corano, nessun omicidio sebbene si conservi la bontà d’animo di far truccare il cadavere dopo averlo sezionato e prima di esporlo davanti alle fameliche telecamere. Per essere a Lei più comprensibile Le ricorderò per esempio i figli di Saddam Hussein, sebbene le confesso d’averla molto ammirata nel suo “ooopps mi sa tanto che non erano terroristi”]
b.
la cattura di ostaggi;
[Questo comma è in effetti un po’ contorto dal momento che non appartiene al modo di fare americano, catturare ostaggi, semmai fare prigionieri, anche in modo segreto, ma comunque prigionieri. Le spiego con un altro esempio: gli israeliani arrestano i membri del parlamento palestinese, i palestinesi rapiscono gli israeliani.]
c.
gli oltraggi alla dignità personale, specialmente i trattamenti umilianti e degradanti;
[Come Le accennavo nella spiegazione del comma “a” secondo la Convenzione di Ginevra, non consente violenze fisiche e morali, nemmeno ledere la dignità come per esempio imporre ad un mussulmano di avere rapporti omosessuali non consenzienti con altro mussulmano, orinare sul Corano, costringere un prigioniero a girare nudo e a quattro zampe mentre viene frustato da un’aitante soldatessa che si fa fotografare “per avere un ricordo” della sua missione di pace.]
d.
le condanne pronunciate e le esecuzioni compiute senza previo giudizio di un tribunale regolarmente costituito, che offra le garanzie giudiziarie riconosciute indispensabili dai popoli civili.
[Eh! Questa è difficile da spiegare Presidente! In effetti, per esempio, voi state processando Saddam Hussein, il problema è che il tribunale siete voi, e Saddam non era nemmeno un terrorista.]
2.I feriti e i malati saranno raccolti o curati.
Un ente umanitario imparziale, come il Comitato internazionale della Croce Rossa, potrà offrire i suoi servigi alle Parti belligeranti.
[Egregio Presidente, i feriti devono essere curati, mi pare non sia difficile da capire, inoltre le posso fare un esempio molto italiano. Attenendosi alla Convenzione di Ginevra, Gino Strada potrebbe continuare a fare quello che sta facendo senza essere chiamato terrorista.]
Presidente, Lei ha sostenuto che nessuno può dubitare della superiorità morale degli Stati Uniti sui loro nemici terroristi, mi permetta quindi di salutarLa a nome di tutti coloro che come me sono “Nessuno”.

Rita Pani (APOLIDE)


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