8.29.2006

 

Novità, New, Cool

L’estate è finita, (forse nemmeno è arrivata) a giudicare dalla tuta di felpa che indosso, le facce abbronzate che mostrano denti bianchissimi torneranno presto ad inondare i nostri televisori, straripando concetti rimodellati, restaurati ma infondo sempre gli stessi. Non so se sia giusto dire che torneranno, perché a pensarci bene non se ne sono mai andati, date le emergenze vere o presunte che abbiamo vissuto.
Sia guerra o pace, sia la salute o il lavoro, i denti bianchissimi si scostano per dare spazio al concetto abusato: Bisogna rinnovare… C’è bisogno di novità … Bisogna svecchiare …Bisogna modificare. A me paiono matti, ma questo non è un mistero, oserei dire che anche questo è un concetto abusato, almeno nei miei scritti.
Al grido unanime di “modernità” o “modernismo”, ora che la vacanza è finita, le facce abbronzate si accingono a dare il segno tangibile della svolta innovativa.

Mastella ha festeggiato nel feudo di Ceppaloni i 30 anni di attività politica, dichiarando abbronzantissimo e con gli occhi sbarrati: “Il mio sogno è fare come Andreotti!” Da segnalare l’innovazione in casa Mastella: sua moglie è diventata senatrice.

Il ministro “nuovo, nuovo” dell’economia, dopo un’estate passata a spremersi le meningi stando attento a non abbronzarle troppo, ha finito le sue vacanze e dai denti suoi bianchissimi si lascia scappare la novità: “ Farò una finanziaria, non spalmabile (questa vale per tre novità) di 30 miliardi e discuterò con Bersani, del ritocco dell’età pensionabile.

Sembra diventato un dovere morale l’essere moderni e così chi più è dotato di fantasia meglio campa; per esempio il presidente della provincia di Chieti che folgorato dal creativismo modernista si inventa gli opuscoli pubblicitari dei centri provinciali per il lavoro coniando uno slogan originalissimo” Il lavoro rende liberi”! Non si capisce come d’un tratto le strade di Chieti si siano svuotate, e dei drappi neri siano stati posti ad oscurare le finestre. Certo lo slogan sul lavoro dopo quell’altro espresso a Rimini “ L’Italia agli italiani” ha generato nel cittadino una forte scossa innovativa.

Chiedo scusa ma preferisco le antichità.

Rita Pani (APOLIDE)


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