8.12.2006

 

1° Galà anti tassa

Trascorro il mese di Agosto lontana da casa, non in vacanza, e casa mia è in Sardegna. Seguo le cronache dall’Isola e i fatti salienti, come sempre avvengono al nord, in quella landa occupata da furbetti ricchi, finti abbienti, ladri patentati, aspiranti famosi.
Non so come dirlo, ma devo ammettere che sono rimasta affascinata dal primo “Galà anti tassa di lusso.” E’ sconvolgente nella sua immensa incoerenza, è aberrante nella disumanità di chi si ciba di schiaffi alla miseria.
Alcuni compagni di Sardigna Nazione, guidati da Bustianu Cumpostu, hanno tentato di autoinvitarsi all’evento mondano di protesta (sarà mica un ossimoro?) per ricordare all’invasore briatore, che è finito il tempo dell’occupazione selvaggia, ma purtroppo non sono riusciti ad andare oltre ad una semplice azione di volantinaggio. I militanti sono stati bloccati da imponenti forze di polizia, nella fattispecie la DIGOS. Sì, la polizia delle operazioni speciali, utilizzata per fermare “una manifestazione non autorizzata, a protezione di una “serata di gala” (ma di protesta) di un gruppo di nullafacenti dai nomi ridicoli, peggio di Serbelloni Mozzanti vien dal mare, ma dalla statura morale simile a quella del disconosciuto Costantino Vitagliano.
Succede in Sardegna; succede tutte le estati. I commissariati di zona vengono sguarniti per potenziare il solo commissariato di Olbia con forze da destinare ai “singoli obiettivi sensibili”. Attenzione però, non si pensi a Napoleone in bandana, sono ben altri “gli obiettivi sensibili” da proteggere. La villa di Marta Marzotto, per esempio. Ricordo tempo fa di aver letto personalmente una circolare ministeriale che, indicava anche le modalità con le quali si sarebbe dovuto compiere il servizio di sorveglianza, ovvero, avendo cura di non recare disturbo ai residenti delle ville e ai loro ospiti. Come ricordo un tale, spedito ad Olbia per 15 giorni di fila, senza turni di riposo, costretto a fare la guardia alla villa di De Mita, e conseguentemente una sorveglianza “discreta” alle di lui moglie e figlie, mare, shopping e aperitivi compresi. Così anche il luogo della protesta anti tasse, il locale improponibile di briatore, è “obiettivo sensibile” e posto sotto la custodia della DIGOS, la polizia delle operazioni speciali. Perché mai, quindi, dovrebbero pagare una tassa di lusso?
Resto comunque anche molto affascinata dal fatto che la polizia, protegga una risma di gente, che per metà, dovrebbe stare rinchiusa nelle patrie galere.
Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
RitaRitaaaa... ciao,
è inutile, non ne usciremo mai!
quel tipo di "gente" scarica dalle tasse perfino le altre tasse che paga ...
e i soldi se li fa dare (non si sa ben come ... oppure si sa, si sa!) dalle banche se non dallo "stato" stesso.
Morale? Comandano loro, e la polizia è al LORO servizio.
Anch'io sono arrivato al livello massimo di sfiducia e demoralizzazione.
 
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