7.14.2006
LE IDEE NON SI INGABBIANO !
SIT-IN DAVANTI AL CARCERE DI BUONCAMMINO (CA) DOMENICA 16 LUGLIO – ORE 18
Martedì 11 luglio 2006 dieci militanti di "a Manca pro s'Indipendentzia" sono stati arrestati e altre 44 persone sono state perquisite e risultano inquisite con l'imputazione di associazione sovversiva (art. 270 bis c.p.). Tra le imputazioni anche quella di propaganda sovversiva (art.272 c.p.), reato che però è stato abrogato.
Gli arresti e le perquisizioni che hanno colpito pesantemente alcune componenti della sinistra anticolonialista sarda, il movimento indipendentista in generale e in maniera particolare l'organizzazione a Manca pro s'Indipendentzia sono un'insulto ai principi fondamentali della libertà di pensiero e di espressione e partecipazione politica. Si tratta infatti in tutti i casi di militanti che hanno sempre lottato a viso aperto nella scuola, fra i lavoratori, fra i disoccupati per difendere la lingua e la cultura sarda, per lottare contro le basi che devastano la nostra terra, contro la guerra, per la solidarietà dei popoli oppressi, in favore dei diritti dei lavoratori e contro la globalizzazione imperialista, partecipando sempre al dibattito politico sardo e internazionale sul terreno dell'indipendentismo e dell'anticolonialismo di sinistra.
Sulla base di un teorema noto con il nome di "Teorema Pisanu" si vuole fare credere che i militanti colpiti siano pericolosi terroristi e si usano le leggi speciali Reale-Cossiga (ancora in vigore) e le ultime approvate con il cosiddetto "pacchetto Pisanu" per tentare di demolire
le voci scomode che lottano per una Sardegna diversa.
Questo duro colpo repressivo non deve passare inosservato, ma deve scatenare una reazione decisa e ferma di solidarietà e di sdegno, capace di organizzare un fronte unico il più ampio possibile basato sul principio fondamentale del diritto alla partecipazione politica di tutti i
cittadini, rispedendo al mittente i tentativi di dividerci.
Esprimiamo la nostra solidarietà e chiediamo l'immediata scarcerazione di tutti i compagni arrestati sulla base di ipotesi fantascientifiche, mettendo a disposizione le nostre energie e risorse per organizzare una forte risposta a questo tentativo di criminalizzazione della partecipazione politica.
La libertà di pensiero e di espressione politica non può essere processata!
Non passeranno!
Assemblea spontanea contro la criminalizzazione delle opinioni politiche.
Martedì 11 luglio 2006 dieci militanti di "a Manca pro s'Indipendentzia" sono stati arrestati e altre 44 persone sono state perquisite e risultano inquisite con l'imputazione di associazione sovversiva (art. 270 bis c.p.). Tra le imputazioni anche quella di propaganda sovversiva (art.272 c.p.), reato che però è stato abrogato.
Gli arresti e le perquisizioni che hanno colpito pesantemente alcune componenti della sinistra anticolonialista sarda, il movimento indipendentista in generale e in maniera particolare l'organizzazione a Manca pro s'Indipendentzia sono un'insulto ai principi fondamentali della libertà di pensiero e di espressione e partecipazione politica. Si tratta infatti in tutti i casi di militanti che hanno sempre lottato a viso aperto nella scuola, fra i lavoratori, fra i disoccupati per difendere la lingua e la cultura sarda, per lottare contro le basi che devastano la nostra terra, contro la guerra, per la solidarietà dei popoli oppressi, in favore dei diritti dei lavoratori e contro la globalizzazione imperialista, partecipando sempre al dibattito politico sardo e internazionale sul terreno dell'indipendentismo e dell'anticolonialismo di sinistra.
Sulla base di un teorema noto con il nome di "Teorema Pisanu" si vuole fare credere che i militanti colpiti siano pericolosi terroristi e si usano le leggi speciali Reale-Cossiga (ancora in vigore) e le ultime approvate con il cosiddetto "pacchetto Pisanu" per tentare di demolire
le voci scomode che lottano per una Sardegna diversa.
Questo duro colpo repressivo non deve passare inosservato, ma deve scatenare una reazione decisa e ferma di solidarietà e di sdegno, capace di organizzare un fronte unico il più ampio possibile basato sul principio fondamentale del diritto alla partecipazione politica di tutti i
cittadini, rispedendo al mittente i tentativi di dividerci.
Esprimiamo la nostra solidarietà e chiediamo l'immediata scarcerazione di tutti i compagni arrestati sulla base di ipotesi fantascientifiche, mettendo a disposizione le nostre energie e risorse per organizzare una forte risposta a questo tentativo di criminalizzazione della partecipazione politica.
La libertà di pensiero e di espressione politica non può essere processata!
Non passeranno!
Assemblea spontanea contro la criminalizzazione delle opinioni politiche.