5.24.2006

 

Come volevasi dimostrare.

La verginità l’ho persa ormai da tempo, ma mi fa tristezza ammettere d’aver svanito anche l’incanto. Caro Romano, lo sapevo che sarebbe andata a finire così. Forse le nostre menti sono troppo semplici, abituate a risolvere piccoli problemi di quotidianità, ancorati ai canoni del bene e del male, al punto che non riusciamo proprio a comprendere.
State al governo da due settimane ed ancora non siete riusciti a stupirci (nel bene) lasciandoci con delusione della sorpresa del male.
L’unica cosa che ho notato, è il vostro enorme bisogno di dialogare, quasi aveste paura di finire rinchiusi in un monastero trappista, e non vi importa se il vostro interlocutore non abbia nessuna voglia di stare ad ascoltarvi. Ho notato anche il vostro esasperato bisogno di riappacificazione, persino laddove il nemico non abbia alcuna intenzione di riporre le armi. Non posso esimermi dal domandarmi se voi siate troppo buoni oppure incapaci, opportunisti o semplicemente ancora troppo democristiani.
Come dicevo, la verginità l’ho persa ormai da tempo e non ci sto al vostro falso buonismo. Il vostro reale problema è che berlusconi ha continuato in tutto questo tempo a chiacchierare a voce alta, aiutato dalla RAI che ancora non governate e da tutti gli organi di stampa che lo stesso malavitoso figuro continua a “possedere” e voi non ci potete stare ad essere sospettati d’essere di sinistra.
Affidare la presidenza delle giunte a uomini dell’opposizione è stato un errore di opportunità. Capisco il reale bisogno di tornare alla serietà della politica, ma non era certo quello il primo passo da fare, perché prima di tenere buona una parte dell’opposizione dovevate pensare a risarcire il cittadino italiano di tutti gli scippi che ha subito in un quinquennio di barbarie berlusconiana.
Abbiamo subito il primo schiaffo quando Massimo D’Alema propose fini per la presidenza della commissione esteri, e non riuscimmo a capire, ma che ora, a guidare la giunta sulle elezioni, ovvero l’inchiesta farsa sulla farsa dei presunti brogli, col quale il despota decapitato di Arcore vorrebbe tornare a votare, sia un uomo di forza italia ci fa davvero schifo.
So che siete molto impegnati, ma forse vi è sfuggito che forza italia, nemmeno vi riconosce come governo, e allora?
Avendo perso la verginità, mi aspetto cose peggiori e ben più nefaste da voi. Già una volta vi adoperaste per salvare le televisioni di berlusconi, già una volta non risolveste il conflitto di interessi, già una volta consegnaste il paese in mano ad un’orda di barbari che hanno tentato (e qualche volta sono riusciti) a distruggere quello che la storia ci aveva consegnato, compresa la democrazia e la civiltà.
Noi questo dialogo da voi auspicato non lo comprendiamo, non parliamo e non vogliamo parlare la lingua di chi vorrebbe impiccare i compagni che contestano letizia moratti e che l’attimo dopo gridano “necrofori, venduti” a Rita Levi Montalcini, Oscar Luigi Scalfaro, Carlo Azeglio Ciampi. Non riusciamo a comprendere l’idioma di chi, mentre in Aula si parla di conflitto di interessi, grida: “buuu”, come si fa allo stadio quando il calciatore che ha palla è negro. Forse siamo troppo evoluti.
Non ci siamo proprio, caro Romano. Noi vi ascoltiamo e per ora lo spettacolo sembra una farsa in linea coi tempi che corrono (mala tempora); laddove spunta un microfono arriva un ministro o un sottosegretario che ha qualcosa da dire. Non importa cosa dice, l’importante è dirlo; anche tu, che giusto l’altro giorno ci facevi notare come non fosse ancora giunto il momento della “pacificazione”, ma devi essertene scordato.
Attenzione però, perché noi berlusconi a vita potremmo vederlo solo in galera e non senatore. Caso mai vi pungesse vaghezza . . . . . . . . .
Rita Pani (APOLIDE)

Comments:
Rituccia,

in generale, sono assai "consonante" con te, però... c'è qualcosa che non mi persuade;
ad esempio, quando dici: "Non posso esimermi dal domandarmi se voi siate troppo buoni oppure incapaci, opportunisti o semplicemente ancora troppo democristiani"; ed anche: "prima di tenere buona una parte dell’opposizione dovevate pensare a risarcire il cittadino italiano di tutti gli scippi che ha subito in un quinquennio di barbarie berlusconiana".
Fermo restando che, prima di emettere giudizi, forse dovremmo concedere a Prodi almeno qualche mese di tempo (è PDC da una settimana!), ribadisco che neppure io sono molto allegro, nel vedere tutte queste difficoltà, incagli, tentennamenti, etc.
Però, non posso dimenticare che abbiamo "vinto" per ventimila voti... mi dirai: "e che vuol dire?".
Beh, per me vuol dire sostanzialmente due cose:
1) non è una vittoria di entità tale da consentire di "dettar legge" all'interno della nazione (...nè all'interno della stessa coalizione di sinistra!).
2) il generico "cittadino italiano", posto che sia una vittima, risulta essere, in un certo senso, vittima di sè stesso, visto che gli anti-berlusca non sono affatto una "maggioranza perseguitata da una minoranza", ma una metà del popolo contrapposta ad un'altra metà.
Insomma, considerato quel che gli italiani mediamente sono (feccia), e quel che sono molti degli esponenti politici della coalizione di sinistra (imbecilli), Prodi, molto di più di quel che sta facendo, non può fare.
Purtroppo.
 
Nicolino, abbiamo vinto con molti più di 20.000 voti se togli i brogli che la cdl ha fatto, o per via della taratura delle USB o le bianche. I giudizi si esprimono soprattutto quando noti che l'auspicato cambiamento non c'è. Questi fetenti continuano a disgregare lo stato e lo stato di contro, tende la mano e per quanto riguarda il cittadino italiano, siamo alle solite: continuo a cercarne uno che dica d'aver votato berlusconi.
R.
 
Caro Joker (e Rita), dire "vogliamo" (o "pretendiamo") è dire un qualcosa di irrealistico, in un contesto "democratico".
Scoccia pure a me, credetemi, fare il "grillo parlante", però a me pare sia necessario essere sempre consapevoli di cosa si stia parlando, se si vuol quagliare un qualche risultato.
L'obiettivo è "sfogarsi"? benissimo, sono il primo a buttarmi nella masturbazione collettiva del "famo la rivoluzzione", "appennemoli pe' li piedi a piazzale Loreto", etc.
Se invece ci ponesimo in una plausibile prospettiva socio-politica, allora tocca, un pochetto, prendere atto della *realtà*.
Il che, purtroppo, all'atto pratico, oggigiorno, si traduce in un: o Prodi o berlusca.
Certo, "facendo la guardia", per quanto possibile, a questa "sinistra" di merda, ma evitando di "tagliarsi i coglioni per far dispetto alla moglie"...
Oppure, la "soluzione finale", ovvero: "affanculo tutti!".
Francamente, quest'ultima posizione mi tenta ogni giorno di più...
 
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